Curva Nord chiusa a causa dei cori discriminatori di circa 1000 tifosi in trasferta a Lecce su 1072 presenti. Il Giudice sportivo Mastrandrea ha usato la mano pesante, squalificando l’intero settore caldo dei biancocelesti nonostante il duro comunicato della Lazio per condannare i cori. I cori di 1000 tifosi circa saranno pagati da 7000 abbonati che inoltre non potranno essere rimborsati. Per questo motivo la Lazio ha deciso di fare ricorso d’urgenza. L’obiettivo è che venga accolto domani mattina, quando si terrà prima il dibattito e poi arriverà il responso. L’obiettivo non è cancellare la condanna di un gesto grave, bensì applicare la sanzione a chi effettivamente ha commesso il reato.
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Lazio, ricorso per la chiusura della Nord: “Individuare i colpevoli”
Proprio per questo da Formello filtra un certo ottimismo, come riporta Il Messaggero. “Vogliamo far capire che in quel modo non si risolve il problema, ma si puniscono tutti e nessuno. Esistono gli strumenti per individuare chi si è macchiato di quel terribile coro, invece di fare di tutta l’erba un fascio. Anche perché poi a rimetterci è solo la Lazio”. Un danno che arriva anche a livello di immagine, vista la notizia rilanciata da tutte le principali testate online di Francia, Inghilterra e Spagna. Inoltre, una parte dei presenti mercoledì a Lecce sarebbe abbonata in Tevere e di conseguenza domenica potrebbe regolarmente essere al proprio posto, costringendo a rimanere a casa coloro che hanno guardato la partita con il Lecce dal divano. Persone che non potranno nemmeno acquistare un biglietto in un altro settore, avendo già associato i propri dati anagrafici all’abbonamento in Curva.
Una beffa importante in una giornata particolare. Quella di domenica sarà infatti la prima partita in casa dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic e sarà anche la vigilia del 123esimo compleanno della Lazio. La società aveva studiato una serie di iniziative proprio allo stadio, per ricordare Sinisa e per celebrare il compleanno della Lazio. In attesa del verdetto, intanto, non è da escludere che i tifosi possano radunarsi a Ponte Milvio prima della gara con l’Empoli per poi andare in corteo sotto lo stadio.
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