La Lazio ricorda la Supercoppa vinta nel 2017 contro la Juventus – FOTO

E' stata indubbiamente la partita manifesto della follia della Lazio nelle partite così dette "secche". Il 13 agosto 2017 Lazio e Juventus si contendevano allo Stadio Olimpico la Supercoppa italiana. La Juve, campione d'Italia e detentrice della Coppa Italia, era alla ricerca del successo numero 8 mentre la Lazio, finalista di Coppa Italia, cercava il quarto trofeo della sua storia. Una partita a più volti classico della Lazio degli ultimi anni. Doppio vantaggio accumulato dai biancocelesti tra il finire del primo tempo e l'inizio del secondo grazie a una doppietta del solito Ciro Immobile prima su rigore e poi svettando di testa su assist perfetto di Marco Parolo. Sul finire della partita, quando la coppa sembrava già pronta ad essere alzata al cielo da capitan Lulic, una doppietta di Dybala su punizione e rigore tra l' 85° e il 91° gela la Lazio e i tifosi tutti.

Sogno Murgia

La Lazio però, come negli ultimi anni ha dimostrato ampiamente, nei minuti finali ritrova forze ed energia. Andare ai supplementari con una squadra ricca di campioni anche in panchina come la Juventus avrebbe seriamente messo a rischio la possibilità di vincere la Supercoppa. Jordan Lukaku scendendo sulla fascia con una delle sue più classiche corse brucia sull'out di sinistra De Sciglio e serve la palla in mezzo. Murgia arriva per primo e con il piatto destro buca per la terza volta Buffon. Al minuto 93 la Lazio è di nuovo in vantaggio con il gol più romantico che ci potesse essere: quello di un ragazzo nato e cresciuto nel vivaio biancoceleste. Al triplice fischio di Massa, accompagnato dal boato dell'Olimpico, la Lazio può alzare sotto il cielo della Capitale la sua quarta Supercoppa.

Anniversario

Cinque anni dopo il palamares biancoceleste si è arricchito nuovamente grazie alla Coppa Italia vinta nel 2019 e la Supercoppa nuovamente a discapito della Juventus dello stesso anno. Sui social la società ha voluto celebrare il quinto anniversario del successo firmato Alessandro Murgia: