Continuano le polemiche in casa Lazio. Dopo le vicende che hanno visto il governo francese puntare il dito contro la tifoseria biancoceleste, considerata in maniera eccessivamente generica come fascista da alcuni dei suoi esponenti, questa volta a far discutere è una serie televisiva dedicata a Diego Armando Maradona. Nello sceneggiato in onda su Amazon Prime, il compianto talento argentino avrebbe, ai tempi del Napoli, usato la seguente frase in occasione di una sfida con i biancocelesti: “Quei fascisti ci vogliono umiliare”.
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La serie su Maradona e le accuse di fascismo, la Lazio replica: “Intento diffamatorio”
Continuano le polemiche in casa Lazio. Dopo le vicende che hanno visto il governo francese puntare il dito contro la tifoseria biancoceleste, considerata in maniera eccessivamente generica come fascista da alcuni dei suoi esponenti, questa volta a...
La Lazio non ci sta
Insomma, cambiano le dinamiche ma il nocciolo è sempre lo stesso. La società biancoceleste, attraverso i propri canali, ha voluto rispondere a questa frase con un comunicato ufficiale. Nel testo comparso da poco sul sito del club, la frase non certificata attribuita al Pipe de Oro è stata definita dalla Lazio stessa come ridicola e di scarso rispetto verso i laziali. Di seguito il comunicato della società:
Il comunicato
"Lasciamo giudicare al pubblico la qualità della serie “Maradona” di Amazon Prime. Di certo però possiamo definire ridicoli quei pochi secondi che abbiamo visto, nei quali in modo del tutto arbitrario ed inverosimile si attribuiscono al campione argentino parole che mai avrebbe pronunciato: “Quei fascisti ci vogliono umiliare”. La Lazio dell’epoca non era certo nelle condizioni ideali per fermare una squadra che lottava per lo Scudetto. Figuriamoci per umiliarla. E poi il richiamo al fascismo, tanto più odioso perché evocato con un chiaro intento diffamatorio. Si è riusciti insomma nello straordinario risultato di insultare una tifoseria ed una società, discostandosi dalla realtà ed anche dal pensiero dello stesso Maradona, che ha dimostrato in tante occasioni di essere amico della Lazio: è stato ospite a Formello, ha cantato il nostro inno, ha scambiato le maglie con i nostri giocatori. Faremo valere presso Amazon Prime e presso gli autori, il regista e gli sceneggiatori i nostri diritti, chiedendo per quanto ci riguarda che venga tagliata una scena tanto inverosimile quanto penosa, che manca di rispetto ai laziali e alla memoria di un grande Campione".
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