Con Immobile a rischio chance per Moro? Lo spagnolo spera

La Lazio, nonostante sia una delle squadre con l'età media più alta in tutta Europa, ha alcuni giovani elementi che tra qualche anno potrebbero rivelarsi i top player del futuro. Uno di loro è Raul Moro. Il talento spagnolo è arrivato dal vivaio del Barcellona qualche stagione fa perché giudicato dai catalani troppo poco disciplinato per i quasi maniacali dettami tattici del club blaugrana. Chi ne ha giovato, naturalmente, è stata la società biancoceleste. Non nuova tra l'altro a portare al termine operazioni come questa. Basti pensare a Keita Balde Diao, arrivato dal Barça per fare le fortuna sia della Primavera biancoceleste che della prima squadra. Ora che Moro ha compiuto diciotto anni ed è stato valutato idoneo da mister Maurizio Sarri, è giunto il momento di valorizzare l'investimento fatto nei suoi confronti.

La stagione di Raul

Arrivato nella capitale in cambio di qualcosa come 6 milioni di euro, il calciatore iberico è stato prima aggregato alla Primavera. Per poi essere definitivamente inserito nella Lazio dei grandi a partire dallo scorso ritiro ad Auronzo di Cadore. Lì il nuovo allenatore dei biancocelesti ha scelto di puntare su di lui. Al punto che in stagione ha già giocato 10 apparizioni complessive: 8 in Serie A e 2 in Europa League. Chissà che proprio in coppa giovedì prossimo contro il Marsiglia il classe 2002 non possa avere la chance di far parte dei titolari.

Possibilità in vista

Visto che Felipe Anderson e Pedro non hanno praticamente mai riposato, complice anche la condizione fisica precaria da parte di Mattia Zaccagni, l'unica alternativa rimane proprio l'ex Barcellona. Il quale, sui propri profili social, ha mostrato di essere già nel mood della competizione. Poi c'è l'attacco influenzale che ha colpito Immobile: Sarri potrebbe optare per Pedro falso nueve e Moro in campo. In campo dal primo minuto o a gara in corso, la voglia del quasi diciannovenne - festeggerà gli anni il prossimo 5 dicembre - è sicuramente quella di realizzare la sua prima marcatura tra i professionisti.