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Lazio, Rambaudi: “Rovella come Di Matteo, con una differenza. E a destra…”

Lazio: Roberto Rambaudi
Le parole dell’ex calciatore biancoceleste su alcuni singoli della squadra di Baroni. Poi, sulla Nazionale: “Finalmente anche Spalletti…”
Stefania Palminteri Redattore 

È intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex biancocelesteRoberto Rambaudi. Questo il suo pensiero su alcune tematiche di casa Lazio. “Le polemiche sugli arbitri? Per me è da rivedere il protocollo. Se fossi un tecnico oggi spenderei mezza giornata per allenare i miei a mettere il piede sotto a quello degli avversari per prendere i rigori. Un ex calciatore al Var risolverebbe tanti problemi. Non credo alla malafede, ma credo nell’incapacità di alcuni arbitri. Serve fare chiarezza su determinate situazioni. Noslin sulla destra al posto di Isaksen? Ci si può lavorare, ma non è che il danese ha fatto tutte gare insufficienti; nell’ultima partita non ha fatto bene. Ma invece che Noslin, perché no Pedro? La proposta di Noslin può essere utile, ma Isaksen non si può mettere fuori al primo errore. La politica di Baroni prevede anche la possibilità di sbagliare.

Isaksen è stato un ‘turista’ lo scorso anno, ha giocato ma non era prioritario. Ora questo gioco evidenzia di più le sue caratteristiche. C’è solo un discorso da fare su di lui: ha qualità, è veloce, ha tecnica, ha i tempi, col mancino ha buon tiro da fuori ma gli mancano coraggio e consapevolezza nel pensare e nell’agire. Anche Felipe Anderson all’inizio non era quello degli ultimi tempi, ci vuole tempo. Similitudini Rovella-Di Matteo? Sì, credo ci siano delle somiglianze tra loro. Rovella ha i piedi più educati di Di Matteo; Di Matteo ha più forza fisica ed è più intelligente tatticamente in quel ruolo, perché era abituato a farlo.

Somiglianza Dia-Zirkzee? No, Zirkzee è più tecnico, partecipa più alla manovra, è più trequartista che attaccante; Dia vive l’area di rigore. Il neo che c’è è che siamo corti a metà campo. Poi ok che si può lavorare su Dele-Bashiru, ma in questo momento serve qualcosa. Basic farebbe comodo, intravedo in lui delle qualità e ci perderei del tempo. Romagnoli? Soprattutto da quando è arrivato Tavares, è in crescita; sta interpretando bene il ruolo e con Gila mi dà sicurezza. La bravura di Romagnoli non è nella velocità, ma nelle letture prima degli altri. È sempre concentrato quando la palla ce l’hanno gli altri e lo fa bene. Grande fiducia in lui, come nel resto della squadra che sta andando bene. Poi è chiaro può crescere anche lui.

Provedel? È bravo e dà sicurezza. Può capitare di scivolare, magari col Milan ha fatto un errore, ma non condanniamolo. Non convocati Zaccagni e Rovella in Nazionale? Per Zac ci sta, il modulo non lo valorizza e sta tornando ora in condizione; Rovella sta bene, non vedo perché non convocarlo alla luce delle ultime prestazioni. Dopo anni che dico che il turnover è un alibi, ieri lo ha detto anche il ct Spalletti che giocare ogni tre giorni non è problema. Su cosa punterei per affrontare la Juventus? Non andrei a marcare a uomo con loro; non mantengono le posizioni e devo chiudere le linee di passaggio, noi tatticamente lo facciamo questo tipo di gioco. Ci sarà da difendere in modo posizionale e poi non dovremo farli impostare da dietro, portandoli all’errore, magari facendogli giocare palla lunga.

Se Cambiaso va in giro per il campo, e non è più un terzino in quel momento, lì c’è il buco: rubo palla e verticalizzo. Ripartenza, contropiede, chiamalo come volete. Tatticamente la partita va preparata bene. Ho la presunzione di dire che loro, durante i 90′, si devono adattare a noi, per le qualità che abbiamo. Castellanos, per esempio, è un ‘bambino fastidioso, dispettoso’ ed ha qualità“.