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Lazio, Rambaudi: “Non si deve spegnere l’interruttore, Rovella al top”

Stefania Palminteri Redattore 
L'ex centrocampista di Lazio e Foggia ha commentato così il periodo di forma che sta accompagnando la Lazio di Baroni ed i suoi giocatori

Ai microfoni di Radiosei, l'ex centrocampista biancoceleste Roberto Rambaudi ha commentato il periodo molto positivo che accompagna la Laziodi Baroni, proprio nei giorni in cui non ci sono lavori in corso a causa della pausa per gli impegni delle varie nazionali. Queste le sue parole: “Rovella finalmente è stato chiamato in Nazionale, se l’è meritato sul campo; è uno dei migliori interpreti del nostro campionato. Sta giocando da top. Nel centrocampo titolare vedo lui, Tonali e Barella. Baroni è arrivato e ha corretto subito il fatto che la Lazio creava poco. Con lui i calciatori guardano in avanti; il centrocampista ha più opzioni. Il calcio è cambiato, è più verticale. Pellegrini gli anni passati non mi piaceva. Nelle Nazionali minori sì, ha fatto bene, ma con Sarri non sembrava un profilo da Lazio; ora si sta dimostrando un giocatore attento, forte, deciso e bravo nel proporsi in avanti. Si è rivelato bravo nel cogliere la chance e può ancora crescere. Col Twente poteva anche fare gol, in quello deve migliorarsi. 

A quali traguardi può ambire questa Lazio? Non pensiamo al risultato. Guardiamo il percorso. Il lavoro e le prestazioni non sono casuali. Non credo che all’ultimo ci saranno tutte queste squadre in vetta. Penso che la sosta sia arrivata al momento giusto; la squadra ha speso molto, anche mentalmente. Ora l’importante è che lo staff e il mister lavorino bene e su questo non ho dubbi. Non deve esserci un calo, non si deve spegnere l’interruttore. Pedro e Vecino possono essere un esempio anche in questo. A loro aggiungo Gigot che a mio avviso ha una leadership importante“.