Lazio ed Expo 2030, la sponsorizzazione è già possibile dalla gara contro il Sassuolo. I biancocelesti infatti sono pronti a sponsorizzare Expo sulle maglie, mentre resta ancora aperta la questione dello Stadio Flaminio. Intervenuta ai microfoni di Radiosei, l'ex Sindaca di Roma e attuale presidente della commissione Expo 2030 Virginia Raggi, ha affrontato entrambe le questioni. Queste le sue parole.
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Lazio, Raggi: “Sponsor Expo? Lotito ha colto la palla al balzo. Il Flaminio…”
“Dopo l’episodio a tutti noto della sponsorizzazione della Roma da parte dell’ente per il turismo dell’Arabia Saudita, ho lanciato un’idea ad entrambe le squadre di Roma di utilizzo del logo Expo 2030. Lotito ha subito colto la palla al balzo ed è stato lui per primo a dire che avrebbe finalizzato già per la gara con il Sassuolo. Io ho messo in contatto il presidente con il Comitato promotore di Expo che è un cuore pulsante e la mente. Per cui da quello che so, quella dovrebbe essere la data fatidica per iniziare a mettere sulla maglia il logo. Credo che anche loro siano alle ultime battute, mi auguro di avere a breve l’annuncio.
Parliamo di due società calcistiche private, ognuno ha il diritto di farsi sponsorizzare da chi crede. Penso anche che sia un momento delicato per la città di Roma, arrivare a sponsorizzare l’ente del turismo arabo prima del 28 ottobre credo sia stato sbagliato nei tempi. Mi è molto dispiaciuto che il sindaco di Roma, Gualtieri, non abbia preso posizione. Lui è un tifoso della Roma e su questo non ci sono assolutamente problemi, sono stata la prima a non discutere questo aspetto. Ma prima di essere tifoso sei il primo cittadino di una città che ora sta facendo una battaglia per vincere una sfida che potrebbe portare 50 miliardi di investimenti. Più del doppio di una finanziaria dello stato. Per questo mi sono indignata. Mi chiedo dove sia il Sindaco in questo aspetto? Si poteva iniziare la sponsorizzazione dal 29 ottobre.
Flaminio? Gli ultimi aggiornamenti non ne ho, ma una cosa posso dirla. Quando con Lotito iniziammo a lavorare sulla possibilità di riconvertire l’impianto in stadio della Lazio ci furono tante riunioni con tecnici. Il tema è questo, abbiamo avuto anche l’ok della famiglia Nervi. C’erano delle difficoltà tecniche che dovevano essere superate. Posso testimoniare del lavoro che fu avviato in maniera molto seria per trovare soluzioni sui vincoli ed i desiderata ed i diritti che la famiglia ha sullo stadio. Ci fu l’avvio di un lavoro serio della Lazio per valutare la fattibilità. Ora non ho capito bene a che punto siamo”.
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