ROMA - La Lazio negli ultimi anni, più o meno da quando c'è Simone Inzaghi in panchina, è diventata qualcosa di più di una semplice squadra. Certo è vero, forse l'esser stati, a lunghi tratti, una famiglia più che una squadra affamata, è forse costato qualche punto. Tuttavia, le soddisfazioni personali e collettive delle ultime stagioni sono state svariate. Basti pensare a Ciro Immobile che nell'arco di un solo anno, è riuscito ad eguagliare il record di Gonzalo Higuain e ad aggiudicarsi la tanto ambita Scarpa d'Oro. Come se non bastasse, al bomber con addosso la maglia numero 17, è a -15 reti da Silvio Piola. Lo storico attaccante dei capitolini e della Nazionale, è ancora oggi il marcatore laziale più prolifico della storia, secolare, del club più antico di Roma.
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Lazio, Radu da record: ancora due partite e sarà nella storia
A Stefan Radu mancano ancora poche apparizioni prima di entrare a tutti gli effetti nella storia della Lazio: ecco cosa lo aspetta
Il più presente di tutti
Attenzione però, perché King Ciro non è l'unico che sta per entrare di diritto nella storia biancoceleste. Insieme a lui, ma forse anche prima di lui, sarà Stefan Radu a scrivere una pagina indelebile nella storia del calcio. Il difensore romeno, dopo più di dieci anni nel club, sta finalmente per diventare il calciatore più presente nella storia della Lazio. Con 399 presenze collezionate, Giuseppe Favalli, ovvero il primo di questa classifica, dista appena due apparizioni. Nonostante il romeno sia già un leggenda, sotto diversi aspetti, per la squadra il suo nome può diventare ancor più prestigioso.
I problemi fisici
Nelle ultime settimana il romeno di nascita ma romano d'adozione, ha avuto a che fare con alcune problematiche muscolari. L'ultima, in ordine cronologica, l'ernia che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per più di qualche giornata. Incredibile come la sola assenza di un giocatore abbia avuto un effetto domino sulla difesa che, nel periodo in cui ha dovuto fare a meno del suo terzo a sinistra, è tornata in forte emergenza. Complici, tuttavia, sia l'assenza di Luiz Felipe che i ricambi non all'altezza.
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