Lazio, da quasi capitano ad avversario: la parabola di Cataldi

Sembrava essere uno dei principali candidati a indossare la fascia di capitano dopo gli addii in una sola estate di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson. Di certo Danilo Cataldi lo era per tutto lo spogliatoio o quasi, come dimostrato anche dalle interviste estive ad Auronzo di Cadore. Poteva esserlo per Baroni, che ha scelto Zaccagni ma ha sempre parlato di più capitani all’interno del gruppo. Non poteva esserlo, però, per la società da tempo in rotta con il calciatore.

Qualche mese e svariate ricostruzioni dopo, Cataldi è andato alla Fiorentina. E dopo non aver giocato nemmeno un minuto nelle prime due gare stagionali - era ancora alla Lazio - per la prima volta dalla stagione 2014-2015 in cui era però infortunato, il centrocampista si è trasferito alla Fiorentina dove è diventato subito un titolare fisso a centrocampo. E, questa domenica, ritroverà subito da avversario la Lazio. Sono tre, già, i precedenti in cui ha sfidato la sua squadra del cuore: pareggio nel 2017 col Genoa e polemiche per la sua esultanza al gol di Pandev, poi due ko con il Benevento riuscendo però a segnare anche un gol.