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Provedel
Tra le rivelazioni di questo avvio di stagione in casa Lazio non può non esserci Ivan Provedel. Il portiere ex Spezia è stato fortemente voluto da Maurizio Sarri, che lo aveva adocchiato già nello Spezia-Lazio della scorsa stagione. Scelta quanto mai azzeccata, confermata dai numeri. Sei clean sheet in dieci gare di campionato, cinque di questi consecutivi. Top ten di imbattibilità già raggiunta, sognando di arrivare anche nella posizione di vertice. Ma soprattutto il record biancoceleste di gare a porta inviolata in una stagione nel mirino. Furono Marchegiani e Pulici a raggiungerlo, chiudendo la porta per 16 gare. Difficile sicuramente, ma non impossibile.
Anche perché in Europa solo Ter Stegen (8) e Donnarumma (7) hanno fatto meglio di lui. Rivelazione per tutti, ma non per Renzo Zanet, colui che lo aveva scoperto ai tempi del Liapiave. Proprio Zanet allora ha parlato dalle colonne de Il Messaggero, rivelando diversi aneddoti su Provedel. A partire dagli inizi della carriera: “Pensi che quando l’ho conosciuto non lo voleva far giocare nessuno in porta”. Lui invece sì, ci ha creduto e lo ha motivato, seguendolo da vicino: “A casa ho una stazione per allenare i portieri brevettata dal 2011 e ci vengono pure da fuori Italia. A Ivan lo testavo già nel 2009, ho tutti i filmati dei suoi allenamenti e le carte di autovalutazione in cui scriveva: ‘Voglio diventare uno dei più forti portieri al mondo’. Ho i brividi se ci penso”.
Qualità raffinate nel tempo che lo hanno portato davvero ai vertici italiani: “È uno dei migliori nel nostro panorama calcistico. Ha tutto: piedi buoni, velocità di pensiero, fibre bianche, braccia lunghe. Poi un carattere tosto, vuole sempre migliorare”. La chiamata di Sarri il momento di svolta, a tal punto che per Provedel non c’è mai stato nessuno dubbio: “In estate ci avevo parlato al ritiro dello Spezia e mi aveva subito rivelato la sua scelta: ‘Mister farò di tutto per andare alla Lazio perché Sarri mi vuole lì’. E così è stato”. E proprio grazie a quanto fatto con la Lazio, è arrivato l’Azzurro: “Mi ha scritto: ‘Convocato in Nazionale, grazie mister’. Che emozione”.
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