Serie A che si chiude in maniera amara per la Lazio non tanto per un risultato forse troppo rotondo ma per una serie di riflessioni da fare su quello che in più si sarebbe potuto mettere in campo. La prima parte di stagione biancoceleste è senza dubbio molto positiva. Quarto posto in classifica, 30 punti fatti in 15 partite (2 punti di media). Seconda miglior difesa della Serie A (11 gol subiti) e quarto miglior attacco (26 gol fatti). Se il dato realizzativo non sorprende quello della difesa non passa inosservato. Ottimo l'apporto dei nuovi acquisti soprattutto nel reparto difensivo ma in generale chi più chi meno sta dando il suo aiuto alla rincorsa biancoceleste a un posto in Champions League.
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Lazio, da Provedel e Romagnoli a Gila e Casale: il dato sui nuovi acquisti
Chi più chi meno tutti i nuovi acquisti hanno trovato spazio nelle rotazioni di mister Sarri. Il dato dell'utilizzo dei nuovi acquisti parla chiaro: il più utilizzato dal tecnico biancoceleste è, finora, Provedel che con 1882 minuti è sempre stato presente in campo. Segue poi il nuovo leader della difesa Romagnoli: 1538 minuti in campo con la maglia che sente più sua in assoluta. Chiude il podio il terzo giocatore che ha abbattuto il muro dei mille minuti: Vecino (1054'). Quarto posto per Casale con 784 minuti, seguito dai 513 minuti (collezionati principalmente in Europa League) di Mario Gila. Sesto e settimo posto occupati rispettivamente da Marcos Antonio e Matteo Cancellieri, separati da un solo minuto: 408 per il brasiliano, 407 per il classe 2002. Chiude questa classifica Maximiano con appena 6 minuti giocati prima dello sciagurato errore all'esordio contro il Bologna.
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