Alla vigilia della sfida tra Lazio e Spezia, nel consueto match program che precede le sfide casalinghe dei biancocelesti, la società ha intervistato Ivan Provedel, ex di giornata passato proprio in estate dallo Spezia alla Lazio. Queste le sue parole.
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Lazio, Provedel: “Dal mio arrivo penso sempre a fare meglio, sono felice”
Arriva lo Spezia, sei un ex della sfida: che partita ti aspetti?
“Affrontiamo una squadra che ha cambiato allenatore e tanti calciatori, compreso il modo di giocare. Hanno però mantenuto lo zoccolo duro, quello che ha garantito la salvezza nelle ultime due stagioni. Stanno bene, sarà dura vincere: li conosco e so che saranno agguerriti. Noi però pensiamo a noi stessi e a vincere la partito. Sarà poi bello incontrare di nuovo i miei ex compagni di squadra ma tutto si fermerà poco prima del fischio di inizio”.
I due anni in Liguria ti hanno cambiato vita e carriera: in cosa ti senti più forte rispetto a prima?
“Sicuramente in tutto, sono cresciuto sotto ogni punto di vista sia dentro che fuori dal campo. Questo fa parte del mio lavoro, per questo spero di continuare a migliorare di stagione in stagione”.
In ordine cronologico, da agosto ad oggi: arrivo alla Lazio, debutto in Europa e prima convocazione in Nazionale. Non male..
“Sono molto felice di questo, come detto il giorno del mio arrivo alla Lazio penso solo a fare del mio meglio per dimostrare di poter stare qua ed aiutare la squadra. Sto lavorando bene e credo che in campo si veda ma questo non vuol dire nulla perché ogni partita ha una storia diversa dalle altre. L'esordio in Europa e la prima convocazione in Nazionale sono sicuramente un motivo di orgoglio che mi spinge a lavorare sempre meglio”.
Già 3 clean sheet in stagione, quanto è importante in questo il lavoro di squadra?
“Penso che sia un discorso legato al lavoro collettivo, la squadro sta facendo bene seguendo le direttive di Sarri ed il campo è il riflesso di quello che si fa durante la settimana, anche se ormai si gioca sempre ogni tre giorni. Finora il nostro cammino è stato buono ma possiamo fare ancora meglio”.
Tra i tuoi nuovi compagni di squadra, c'è un calciatore che ti ho stupito nel vederlo in campo tutti i giorni?
“Sarebbe riduttivo fare un solo nome. Mi hanno sorpreso tutti, soprattutto per il modo di lavorare della squadra, partendo da Immobile che è il capitano al più giovane Romero. Il valore dei singoli calciatori invece già era noto da quando li affrontavo da avversario”.
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