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Lazio, Provedel a LSC: “C’è entusiasmo. Tifosi? Vanno riconquistati”

Provedel
Le parole del giocatore biancoceleste intervenuto ai microfoni ufficiali del club al termine della seduta mattutina ad Auronzo di Cadore
Edoardo Pettinelli Redattore 

È calato il sipario sulla prima seduta di allenamento del secondo giorno di ritiro per la Lazio sotto le Tre Cime di Lavaredo. La squadra agli ordini di Baroni si è allenata sotto gli occhi di circa 200 tifosi concentrandosi principalmente sulla parte tattica. Al termine della seduta Ivan Provedel è intervenuto ai microfoni del club per raccontare le sensazioni all'alba di questo ritiro.

"Le mie sensazioni? Sono positive, abbiamo appena iniziato con uno staff nuovo pieno di entusiasmo. Ora dobbiamo lavorare e recepire i messaggi del mister. Personalmente che stagione vuoi da te stesso? Io voglio solo pensare a fare bene per la squadra, non ho altri pensieri. Mi alleno per migliorare e fermi trovare pronto, lo scorso anno purtroppo mi sono fatto male però ora sto bene sono carico per riprendere. Un giudizio su Mandas? Mandas non è che mi mette in difficoltà, siamo dei professionisti e siamo qui per fare del nostro meglio pensando a crescere facendo di ogni situazione un qualcosa per essere più bravi.

Quando sono stato impiegato penso di averlo fatto bene e ugualmente lui. Sono contento di lavorare con lui perché posso migliorare guardandolo e perché è un ragazzo con cui si lavora bene. In cosa voglio crescere? Devo migliorare tanto, ne parlerò con i preparatori ma di base dovrò capire le richieste del mister per essere il più utile possibile e poi dovrò migliorare ancora in tutti i fondamentali. L'intesa con la difesa? Il fatto che stiamo dando continuità a livello di personale e di linea difensiva è una buona base perché ci conosciamo. Il mister lavorerà a 4, ci abbiamo lavorato per qualche anno anche se la richiesta sarà differente. Il processo però penso potrà essere facilitato. Per forza di cose dopo un'annata da secondo posto ci stava un determinato tipo di entusiasmo, quest'anno è stato più difficilmente c'è stato qualche addio di ragazzi che hanno dato tanto quindi è capibile che ci sia meno entusiasmo da parte della nostra gente ma come ha detto il mister il tifoso va conquistato.

Arrivare in fondo in Europa? Io penso che sia doveroso avere questo tipo di pensiero perché rappresentiamo una piazza importante, và migliorato anche in campionato il percorso dell'anno precedente, sognando qualcosa di più importante. L'europa League è altrettanto importante e penso che alla fine andare più avanti in tutte le competizioni ti può dar tanto dal punto di vista della mentalità. LA scuola italiana di portieri? Non so se è la più forte del mondo, ma siamo messi molto molto bene: a partire da Gigio se andiamo a guardare in Italia molte delle squadre importanti sono difese da portieri italiani, questo significa che ne stanno crescendo tanti e bravi e questo mi fa piacere. Sono contento per Zaccagni e la gioia che ha dato a tutta la nazione, ma soprattutto per noi laziali".