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Lazio, rosa profonda e rotazioni ampie: il turnover ripaga subito Baroni

Edoardo Benedetti Redattore 
Otto i cambi di formazione tra Amburgo e Torino: il turnover ripaga Marco Baroni e gestisce al meglio le energie della squadra biancoceleste

Otto cambi a Torino rispetto all'Europa, lo stesso numero che Baroni aveva cambiato tra Firenze e la sfida contro la Dinamo Kiev. Cambiano gli interpreti ma non il risultato: la Lazio chiude il tour delle tre trasferte di fila con due vittorie consecutive. Due successi che regalano al tecnico delle risposte importanti sulla rosa e sulla possibilità di variare gli uomini. Non cambia il sistema di gioco di partenza (4-2-3-1), ma contro i granata si è anche rivisto il 4-3-3 dopo l'ingresso di Vecino per Dia. Un aspetto che sottolinea le possibilità di Baroni di cambiare a gara in corso, in base agli interpreti in campo. Il tecnico fiorentino ha già utilizzato e ruotato tutti i calciatori di movimento a disposizione presenti nella lista biancoceleste, azzeccando le scelte e permettendo alla squadra di gestire le energie e le fatiche europee. Da questo punto di vista il turnover ha pagato e fornito risposte confortanti circa la profondità della rosa. Superato a pieni voti il primo banco di prova della stagione, dai ritmi serrati, con una gara ogni tre giorni.