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Lazio Primavera
Soltanto un punto: manca poco alla Lazio Primavera per poter celebrare il ritorno nel massimo campionato di categoria. Sei punti di vantaggio sull’Ascoli - che è però in vantaggio negli scontri diretti - e due giornate da giocare. Basterà fare un punto, o che i marchigiani non facciano bottino pieno, domani, quando la squadra di Sanderra scenderà in campo al Fersini contro il Cosenza in contemporanea con la squadra di Sarri. E proprio il percorso dei biancocelesti in Serie A potrebbe essere decisivo anche per il futuro della squadra di Sanderra.
La massima categoria manca dalla stagione 2020/2021, quando i biancocelesti conclusero la stagione al 15esimo e penultimo posto, accedendo ai playout salvo venire sconfitti ai supplementari poi nel doppio confronto con il Bologna. Retrocessione inevitabile e due anni di purgatorio, eppure quell’anno sarebbe potuto essere molto diverso. La prima squadra biancoceleste gioco infatti in Champions League: di diritto alla Primavera sarebbe spettato disputare la Youth League. Ma in tempi di covi d'la Uefa decise di cancellare l'edizione per evitare viaggi dei ragazzi in giro per il continente. La competizione europea per l’Under 19 non arrivò nemmeno precedentemente nella stagione 17/18, quando la Lazio vide sfumare la Champions all'ultima giornata contro l’Inter.
La beffa fu doppia invece nella stagione 14/15. La prima squadra perse ai play-off di Champions in agosto contro il Leverkusen. La Primavera invece, all'epoca di Inzaghi, perse la finale scudetto con il Torino ai rigori. Con la prima squadra in Champions quindi arriverebbe anche l'esordio assoluto per i giovani biancocelesti in Youth League. Sarebbe un doppio salto improvviso: dalla Primavera due ai vertici delle giovanili. E comporterebbe anche la necessità di investire in modo concreto: il regolamento prevede una lista di 40 giocatori, da scremare a 20 prima di ogni gara. Di questi, 14 devono aver passato gli ultimi due anni nel club ininterrottamente, o in alternativa due degli ultimi tre. I fuoriquota (classe 2004) potranno esser massimo 5 su 40 e sempre non più di 3 su 20. Obbligatorio, quindi, costruire una Primavera all’altezza di questi palcoscenici: Sarri e l’AZ Alkmaar insegnano.
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