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Stefano Sanderra
Stefano Sanderra, allenatore della Lazio Primavera, è intervenuto ai canali ufficiali della società per fare il punto sulla stagione dei suoi ragazzi. Queste le sue parole: "La vittoria di sabato contro la Ternana è stata importante, ci ha dato continuità. Abbiamo saputo soffrire, soprattutto nei momenti della partita in cui non siamo riusciti a esprimerci al meglio. Il risultato forse è stato più largo di quanto visto in campo. Però si può controllare la partita anche difendendosi in modo ordinato, mantenendo sempre alta la concentrazione. Non abbiamo corso grandi rischi dietro, creando invece importanti occasioni a livello offensivo. Mandiamo molti giocatori a segno, questo perché nel nostro arco abbiamo molte frecce.
Non solo Crespi, che ha ancora ampi margini di miglioramento per diventare più completo. A lui non chiedo solo i gol. Stesso discorso per gli altri, Sana Fernandes compreso: è il più piccolo del gruppo, ha qualità importanti. Ormai non esistono più gare gare scontate, se sottovaluti la partita perdi. Non dobbiamo pensare all'avversario, ma solo alle nostre prestazioni. Sabato ci sarà un'altra partita complicata contro la Viterbese. A livello di risultati abbiamo avuto brutte sconfitte ma ho sempre avuto fiducia e ne siamo usciti. Adesso piedi per terra, dobbiamo essere umilmente ambiziosi, lottando gara dopo gara. Conosciamo i nostri limiti e cerchiamo di migliorarli. Servono applicazione e continuità, la classifica la guarderemo dopo.
Lavoro molto sulla natura della prestazione della squadra, non solo pensando al risultato. Dopo la gara contro l'Imolese però lo spogliatoio si è compattato, capendo di dover essere meno individualista. Il campionato Primavera d'altronde è un crocevia, un mix che richiede tempo. Bisogna seminare per ottenere il raccolto, ovvero i risultati. La Primavera è come la punta dell'iceberg, se lavori bene sotto poi si vede. Per questo è fondamentale anche il lavoro delle altre Under biancocelesti, come la 18 di D'Urso, dalla quale ho ottenuto prestazioni di livello dai calciatori chiamati nel momento del bisogno. I giovani calciatori vanno prima formati mentalmente, dall'Under 12 per arrivare fino in Primavera. Sotto questo aspetto, è importante anche la scuola perché ti dà grandi aperture mentali".
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