- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
ROMA - Domenica ha trovato il suo quattordicesimo centro. Nessuno segna come Ciro: ha una media mostruosa di 0,61 gol, è il quarto bomber di ogni tempo, eppure ha punito l'Inter solo tre volte in campionato. Addirittura solo due (centro su rigore e un altro in Coppa Italia) con la maglia della Lazio. Insomma il cecchino Immobile deve sfatare una sorta di tabù nerazzurro ed è pronto a farlo anche stavolta a San Siro. Nessuno può fermare più la Scarpa d'oro.
PREMIO
La Lazio ha provato a temporeggiare, sperando che si potesse celebrare il proprio bomber Ciro Immobile allo stadio Olimpico, ma la situazione legata all'emergenza sanitaria non è migliorata abbastanza da permettere una premiazione in una location di quel tipo. Non si può aspettare oltre, il centravanti campano riceverà presto la Scarpa d'oro vinta meritatamente lo scorso anno grazie all'incredibile bottino di 36 reti in Serie A. Eguagliato il record di Higuain, che sembrava irraggiungibile. Il club capitolino sta vagliando delle opzioni consone per dare risalto alla premiazione.
L'ultima idea sarebbe quella di celebrare la cerimonia di premiazione all'interno del Campidoglio. Lotito ha già presentato la richiesta. Nei prossimi giorni è attesa la risposta. Finalmente King Ciro potrà ricevere il premio tanto ambito ed esporlo in casa propria. I tifosi laziali si augurano che l'effetto della Scarpa d'Oro nella propria abitazione sia lo stesso paventato da Milinkovic per quanto riguarda il suo premio per essere il miglior giocatore di gennaio: "Quando mi alzerò e vedrò quel premio mi gaserò ancora di più".
Nella stagione corrente Immobile ha ripreso la sua corsa verso la vetta della classifica marcatori. Al suo attivo ha già 14 centri come Lukaku ed Ibrahimovic, ma più alto figura Ronaldo, con una serie incredibile di doppiette che gli ha dato modo di collezionare 16 reti in 16 presenze. Un po' come la Lazio, il centravanti di Torre Annunziata non era partito con il piede giusto, ma c'è ancora tempo per difendere lo scettro di attaccante più prolifico d' Europa.
Cittaceleste.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA