- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
Logo S.S.Lazio
La Lazio, tramite i propri canali ufficiali, ha annunciato l'inizio del progetto "Rimettiamoli in gioco". L'iniziativa è rivolta al sostegno dei detenuti nelle carceri di Regina Coeli e Rebibbia. L'appuntamento è fissato per domani alle ore 13:30 presso la sala stampa di Formello. Di seguito, i dettagli dell'iniziativa.
"La S.S. Lazio sostiene la Campagna di raccolta di calzature sportive per i detenuti delle carceri romane di Regina Coeli e Rebibbia. L’iniziativa è promossa da CSI Roma, Francescani nel Mondo e Calcio Free Style Italia.
Sabato 25 maggio a Formello alle ore 13:30, presso la sala stampa del centro sportivo della S.S. Lazio, si terrà la presentazione del progetto solidale “Rimettiamoli in gioco”, la campagna di raccolta di scarpe da ginnastica per i detenuti delle carceri capitoline di Regina Coeli e Rebibbia.
Nata nel 2020 dalla collaborazione del CSI Roma, Francescani nel Mondo e Calcio Free Style Italia - già nel periodo del Covid hanno realizzato una prima raccolta di materiale donato ai detenuti del carcere di Regina Coeli per svolgere attività sportiva – nel 2024 l’iniziativa coinvolgerà anche i detenuti del carcere di Rebibbia, arricchendosi della importante collaborazione della S.S. Lazio e della Longevity Run del Policlinico Gemelli di Roma.
Il claim “Rimettiamoli in gioco” vuole offrire un duplice significato: dare cioè “una seconda vita” sia ai materiali sportivi, nuovi o usati in buono stato, sia ai detenuti che attraverso l’attività sportiva potranno ritrovare le loro qualità e nuove opportunità. Fino al 31 dicembre 2024 saranno previsti dei punti di raccolta negli impianti sportivi e negli oratori del CSI Roma, nelle strutture della S.S. Lazio, nei principali atenei universitari capitolini e nelle varie sedi delle associazioni e partner coinvolti nel progetto.
Al termine della campagna verrà effettuata la consegna ufficiale del materiale raccolto alle autorità dei rispettivi istituti di pena".
© RIPRODUZIONE RISERVATA