In campo con chi ha convinto contro la Fiorentina: la premessa di Sarri è quella giusta e a Bologna c'è solo un minimo ritocco (Pedro al posto di Zaccagni). Il tecnico dunque premia lo spagnolo che però nono mostra la stessa brillantezza tipica di quando subentra. La sorpresa vera al massimo è rappresentata dalla panchina di Immobile: scelta comunque comprensibile visto la fame e la voglia messa in campo da Castellanos. Il primo tempo passa all'insegna della poca lucidità negli ultimi 20 metri da parte della Lazio e dalla resistenza ben organizzata del Bologna.
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Lazio, la premessa è quella giusta. Poi il solito shock
La sensazione che lasciano i primi 45 minuti è che solo un episodio può sbloccare la gara. Detto fatto e la più classica delle dormite della Lazio al rientro dallo spogliatoi è fatale: 24 secondi, Saelemaekers va via sulla fascia e serve Zirkzee. La punta del Bologna con il contagiri infila tra Patric e Romagnoli trovando Ferguson davanti alla porta. L'epilogo è inevitabile con la Lazio che per i restanti 45 minuti attacca in maniera sterile. La reazione sperata non c'è, solo qualche conclusione morata e la ricerca dell'episodio. L'ossigeno non c'è più e al 90° resta l'ennesima battuta d'arresto.
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