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Massimo Piscedda
L'ex giocatore della Lazio Massimo Piscedda a Radiosei ha parlato del momento che sta vivendo la squadra diSarrie non solo. Una nota sul caos Juve: "Anche io ho stipulato contratti come calciatore sottoposti a condizioni. Ad esempio ne feci uno con la Lazio nel 1987 da 110 milioni di lire, ma arrivavo a quella cifra con un bonus legato ad almeno 20 presenze. Non penso che abbia giocato in un periodo sbagliato. Penso che i presidenti per fare plusvalenze hanno iniziato la folle corsa verso contratti onerosissimi. Non sono i giocatori che negli anni hanno chiesto più soldi, sono i dirigenti che hanno preso questa direzione. Poi negli ultimi anni siamo arrivati alla follia di giovani della Primavera messi a bilancio per 8 milioni e che però prendevano due o tremila euro al mese. Ecco perché poi scattano le indagini. Poi c’è la riflessione sui contratti troppo lunghi. A volte i tifosi se la prendono con i giocatori quando sono a lungo assenti causa infortunio. Ma cosa c’entrano i giocatori? I contratti li firmano anche i presidenti, se gli stanno bene...Se i giocatori sono liberi di andare dai medici che vogliono, di scegliere le terapie che vogliono, poi i dirigenti non possono lamentarsi".
Sull'impegno di domenica: "Andando al Monza, indubbiamente è una squadra che sa giocare, ha giocatori di qualità e giovani e puoi inciamparci. Mancheranno Pessina e Izzo che per loro sono due assenze importanti".
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