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ROMA - Nelle trasmissioni di Radiosei, questa mattina è intervenuto l'ex calciatore della Lazio ed allenatore Massimo Piscedda. L'ex biancoceleste ha detto la sua sulla sfida dei capitolini contro l'Udinese. Soffermandosi su alcuni aspetti chiavi dell'incontro. Ecco il pensiero che l'ex difensore ha rilasciato all'emittente radiofonica romana: "La Lazio ha fatto quello che doveva fare: pensare prima ai punti e poi al bel gioco. Per ottenere la Champions è così che bisogna fare. Tuttavia, quando Inzaghi ha fatto alcuni cambi la squadra si è impoverita. Meno male che la squadra è riuscita a reggere il colpo. La Roma ha lo stesso problema dei biancocelesti: la difesa concede troppo. In casa giallorossa Ibanez ha dimostrato di non avere qualche fondamentale. Male anche Cristante che di mestiere fa il centrocampista. Il loro allenatore ha fatto delle scelte discutibili. Nonostante ciò, alla Roma ci sono alcune assenze importanti. Per non parlare di Dzeko che mi sembra particolarmente in difficoltà".
"Il bravo allenatore è quello che, con semplicità, trova le soluzione. Bisogna permettere ai giocatori di esprimersi secondo i loro standard. Nel calcio è già stato inventato tutto. Si può solo personalizzare. I calciatori ora sono attaccati di più allo stipendio che al tecnico. Il rapporto di prima non c'è. Ora conta di più il lavoro, viene prima del rispetto umano. A parer mia, un allenatore dopo alcuni anni dovrebbe cambiare aria. Ma io non sono Inzaghi e quindi dovrà decidere lui".
"Io alla Lazio? Non mi hanno mai chiesto di allenarla. Io e il club siamo in perfetto equilibrio: loro non mi hanno mai preso in considerazione e io non mi sono mai proposto".
"Muriqinon sta facendo bene, ma dico che bisogna aspettarlo. Anche se non ha fatto bene fin qui, potrebbe riscattarsi a breve".
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