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Lazio, Piscedda: “Bisogna puntare sui giovani dell’Under 21”

L'ex calciatore della Lazio, Massimo Piscedda, sta continuando a seguire le giovanili. Alcuni calciatori farebbero comodo ai biancocelesti

redazionecittaceleste

Durante il corso delle trasmissioni odierne di Radiosei, è intervenuto l'ex biancoceleste Massimo Piscedda. L'ex calciatore ed ora opinionista sportivo, si è soffermato sull'Under 21, recentemente impegnata negli Europei di categoria. Da conoscitore di giovani talenti, Piscedda ha detto che alcuni elementi azzurri farebbero comodo alla Lazio: "Conosco tutti i giocatori dell'Under 21. Il 3-5-2 di Nicolato è composto da dei buoni giocatori. E devo dire che il tecnico sembra molto promettente. Ci sarebbero anche dei buoni giocatori che farebbero comodo alla Lazio. Penso a Sala della SPAL che sta facendo molto bene, anche se è di proprietà del Sassuolo. Come caratteristiche, è un buon esterno che sa spingere. Tuttavia, i giocatori come lui devono imparare a difendere di più. Dopo Maldini non ho più visto calciatori capace di difendere e di attaccare. Prima il terzino era in grado di fare bene tutte e due le fasi. Ora, invece, ne conoscono meglio una soltanto".

Com'è cambiato il calcio

"Nell'era moderna del calcio, alla tecnica bisogna aggiungere l'aggressione. Negli anni '80 il pressing degli avversari era più blando. Per questo la tecnica è la cosa che bisogna insegnare maggiormente. Ma bisogna imparare queste cose da bambini, non a trent'anni. Peccato che si punti sempre meno sui calciatori italiani. Spesso si sente dire che i giovani italiani costano troppo. Tuttavia, questa alle volte diventa una scusa. Ci sono dei buoni giocatori che sono in Serie B e che potrebbero fare bene in Serie A. Non parlo di alta classifica, ma ci sono alcuni elementi che farebbero bene da una certa posizione in giù. Ci sono tante dinamiche che sono spesso inspiegabili". 

Gli ex talenti

"Frattesi non ricordo se abbia giocato alla Lazio, Scamacca invece sì. Anche se, quest'ultimo, ci è stato solo di passaggio. Russotto? Ormai ha 32 anni ma all'epoca si parlava molto bene di lui. Forse lo ha penalizzato la struttura. Per valorizzare questi giocatori bisognerebbe avere il coraggio di mandarli in campo".

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