Lazio, ecco il piano di Lotito dopo gli errori arbitrali: legali già al lavoro

Continua a far rumore, anche a distanza di due giorni, la direzione arbitrale di Di Bello in Lazio-Milan. Non basta il mese di stop per il fischietto pugliese a placare gli animi. Lo aveva promesso già subito dopo il triplice fischio il presidente Lotito: nelle opportune sedi, verranno fatte inchieste per fare luce sulle vicende che coinvolgono la Lazio e gli arbitri. Da inizio anno, sono diversi i torti subiti dai biancocelesti. Una macchinazione nei confronti del club per colpire il suo presidente? "Non sta a me fare dietrologie, ma ci stanno organi preposti che faranno valutazioni del caso", le parole del patron al Messaggero. In ogni caso, un pool di legali del club è già al lavoro per fare luce sulla vicenda.

La guerra alla FIGC, però, va ben oltre la prestazione horror di Di Bello. "E' quanto meno strana questa direzione nel giorno in cui escono sui giornali le mie posizioni in Lega sulla Figc. La Lazio è stata violentata e mortificata, ma è solo il capro espiatorio di un sistema non più credibile e malato. Quando determinati episodi si ripetono da inizio anno, non può essere più a caso. E allora, se non c'è più affidabilità, nel senso che il sistema non è in grado di correggere certi errori, si ricorre nelle sedi preposte a istituzioni terze, che pongano fine a questo abuso dei valori dello sport. Siamo senza regole e la Lega ha il dovere di ripristinarle subito. Anche perché sono stati colpiti altri club, non solo la Lazio", sentenzia Lotito.

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