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Pedro
Dalla vittoria di ieri contro la Cremonese, sono diversi gli spunti che si possono raccogliere, studiare e analizzare attentamente. La Lazio vista al Giovanni Zini di Cremona ha cambiato pelle, rimuovendo lo strato più avvizzito visto in Danimarca contro il Midtjylland in Europa League. I biancocelesti sono passati dal perdere una partita per 5 a 1, giocando completamente senz'anima, a una vittoria netta, convincente, per 4 a 0. A segno sono andati il solito Immobile, con una doppietta, Milinkovic-Savic e anche Pedro, finalmente tornato a disposizione.
Non è un eufemismo. Pedro è veramente il pupillo di Maurizio Sarri. L'attaccante spagnolo infatti, ha stupito l'allenatore toscano già ai tempi del Chelsea, quando insieme riuscirono a trionfare in Europa League.Pedrito, dopo la fallimentare esperienza alla Roma, è tornato finalmente a brillare, proprio con il tecnico che meglio ha saputo valorizzarlo. Dal suo arrivo in biancoceleste, il numero 9 della Lazio è stato al centro del progetto ma qualche problema fisico l'ha spesso costretto a saltare alcune partite. Nelle ultime uscite, però, l'esterno è tornato a dimostrare tutta la sua importanza.
Uno degli aspetti più interessanti, tornando al match contro la Cremonese, riguarda le sostituzioni. Maurizio Sarri ha finora azzeccato tutti i cambi possibili, con delle scelte spesso vincenti. Basti pensare l'apoteosi contro l'Inter di Inzaghi, dove lo stesso Pedro e Luis Alberto, subentrati dalla panchina, sbaragliarono i nerazzurri. Ed è questo un aspetto fondamentale. Pedrito è andato a segno per la quarta volta di fila partendo come riserva. Questo aspetto indica come per l'allenatore toscano i titolari non siano solo gli 11 che entrano dall'inizio, ma anche i 5 che aiutano la squadra a partita in corso. E il numero 9 ne è la prova lampante.
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