di Giulia Benedetti
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Lazio, Pedro non sarà il primo ad attraversare il Tevere: i precedenti
Evento storico ma non unico: prima dello spagnolo, che presto potrebbe aggiungersi alla lista, altri calciatori hanno tracciato la strada
Ci sarà un capitolo a parte, nei libri della storia del calcio romano, per l’estate 2021. Perché dopo circa quarant’anni - trentasei per l’esattezza - un calciatore tornerà ad attraversare il Tevere senza passare prima per altre strade. Dalla Roma alla Lazio, o viceversa: poco cambia. Vedere uno scambio diretto tra le due società non qualcosa che nella Capitale si vede con tanta facilità. Questione di tifo, di fede, di rivalità calcistica. Ma ogni cosa ha le sue eccezioni e, quest’anno, Pedro è pronto a darne prova. Lo spagnolo, dopo un anno in chiaroscuro alla Roma, sarà - manca solo l’ufficialità - con ogni probabilità un calciatore della Lazio. Non sarà però una prima volta. Senza considerare ovviamente i passaggi a livello di settore giovanile, molto più frequenti.
I precedenti
I primi a passare direttamente da una squadra della Capitale all’altra furono, nel 1934, Ferraris IV e Arturo Chini Luduena, che passarono dalla Roma alla Lazio. Percorso inverso, poi, nel 1948 per Alessandro Ferri. Dieci anni più tardi, sempre dalla Lazio alla Roma, toccò ad Arne Selmosson, uno dei due calciatori ad aver segnato in un derby con entrambe le maglie. Nel 1972 arrivò in biancoceleste Sergio Petrellii, seguito nel 1976 da Franco Cordova. Nel 1981 c’è un doppio passaggio: alla Lazio arriva Michele De Nadai, mentre Carlo Perrone va alla Roma. Un anno e mezzo più tardi, però, lo stesso Perrone cambia nuovamente sponda - unico nella storia - e torna in biancoceleste. Ultimo, prima del probabile trasferimento di Pedro, è nel 1985 Astutillo Malgioglio.
Passaggi indiretti
Sono invece di più i calciatori che hanno frequentato entrambi gli spogliatoi passando però, nel mezzo, per altre esperienze. In questa seconda lista ci sono nomi sicuramente importanti. Da Peruzzi e Mihajlovic a Manfredonia, Muzzi, DiBiaggio e Fuser. Senza ovviamente dimenticare Kolarov, l’altro giocatore insieme a Selmosson a segnare in un derby con entrambe le maglie. Da ricordare poi Tommaso Maestrelli, calciatore in giallorosso e storico allenatore della Lazio del primo Scudetto. E, infine, menzione anche per Eriksson, passato alla Roma prima di arrivare sulla panchina biancoceleste, e Zeman, passato direttamente dalla panchina biancoceleste a quella giallorossa, sulla quale poi è tornato anni dopo.
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