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Patric
Giorno di festeggiamenti in casa Lazio, protagonista Patric. Il difensore spagnolo, infatti, spegne 30 candeline. Il centrale veste la maglia biancoceleste da ormai otto anni, diventando uno dei pilastri delle ultime stagioni. A suon di prestazioni si è conquistato di diritto un posto nei cuori dei tifosi, compresa l'ultima ottima prova contro lo Spezia venerdì sera. Proprio lo spagnolo, è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale della società.
Le parole del giocatore biancoceleste: "Il calcio mi ha insegnato tanto, ogni giorno cerco di migliorarmi. Nulla è impossibile quando si lavora con serietà. I momenti difficili si superano con tanta dedizione e l’umiltà. Ci sono stati dei periodi non belli, i tifosi sono liberi di esprimere i loro pensieri e le loro idee. Sono felice che ora riconoscano le mie doti. Colgo l'occasione per ringraziare tutti per gli auguri. Da quando sono qui, in molti mi hanno aiutato nella crescita. Da Biglia a Lulic passando per Leiva e Radu, così come tutte le persone dietro le quinte. Non ho un ruolo preciso, provo a dare sempre il massimo in ogni posizione in cui gioco. Stiamo dando tante soddisfazioni ai nostri tifosi. Non è ancora il momento di commentare, dobbiamo proseguire con il lavoro. I complimenti andranno fatti eventualmente a fine anno se dovessimo raggiungere determinati obiettivi.
Luis Alberto? E' il nostro mago, da Natale a oggi sta facendo cose incredibili. Dopo il tacco con la Juve era molto contento per il gesto che aveva fatto. Anche Pedro mi ha insegnato tanto, a Barcellona non lo avevo conosciuto così bene. Ha un’umiltà fuori dal comune. Gila ha enormi potenzialità, anche lui deve attendere il suo momento. Quando abbiamo iniziato a lavorare con Sarri, sapevamo che i risultati sarebbero arrivati, era solo questione di tempo. Andiamo avanti gara dopo gara. Il Torino è una squadra fisica, sarà una sfida piena di duelli, forse con poche occasioni perché hanno tanto ritmo, dovremo essere bravi a sfruttare le opportunità che avremo. Mando un grande abbraccio a Ciro, è stato un brutto spavento. Fortunatamente lui e le sue bambine stanno bene”.
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