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Lazio, Mattia Pasqui: “C’è entusiasmo, si sta formando un bel gruppo”

redazionecittaceleste

Al termine della seduta mattutina di questo 14esimo giorno di ritiro ad Auronzo Pasqui ha parlato ai microfoni ufficiali della società

Rush finale sotto le Tre Cime di Lavaredo per la Lazio di Maurizio Sarri. Quattordicesimo giorno di ritiro ad Auronzo di Cadore in archivio a metà. Triplice fischio di Mau alla prima seduta giornaliera di allenamento. Oggi giornata piena per la prima squadra della Capitale che scenderà in campo anche questo pomeriggio prima della grande serata in programma alle 21 al centro sportivo Zandegiacomo. Verrà presentata la terza maglia di stagione, poi il discorso di Sarri per il primo reale contatto tra squadra e tifosi. Intanto in attesa della seconda seduta al termine dell'allenamento mattutino Mattia Pasqui è intervenuto ai microfoni ufficiali della società. Di seguito le sue parole:

Primo anno nello staff di Sarri, benvenuto

"Grazie mille sono molto contento. Il lavoro è molto ma c'è grande concentrazione. Quest'anno vedo tutto da dentro, lavoriamo tanto sulle immagine e nelle situazioni dell'allenamento. Ogni situazione viene schematizzata e riportata dentro un software di cui mi occupo e poi cerchiamo con gli altri collaboratori di dare più concetti al mister per lavorare e poi ai ragazzi"

Voi collaboratori siete ulteriori occhi, che emozioni hai provato la prima volta entrando in campo con la maglia della Lazio e a stare affianco a Sarri?

"Non mi rendo ancora bene conto, conosco la storia di questa società. So il blasone di questa squadra, vedo una tifoseria incredibile che da un calore mai visto. Tutte componenti che ti danno responsabilità, ti senti molto molto responsabilizzato per portare onore alla maglia che indossiamo"

Un altro toscano nello staff

"Tra noi c'è comunicazione rapida (ride ndr). Oltre agli italiani c'è un piccolo clan di spagnoli, anche per loro la comunicazione è rapida"

Come hai visto i ragazzi al secondo anno con Sarri da dentro il campo?

"Anno scorso ho visto l'approccio con il mister, quest'anno anche da dentro si vede e respira un aria diversa, si sta formando un bel gruppo c'è entusiasmo. Hanno un po più di serenità i vecchi perché hanno assimilato i concetti. L'anno scorso c'era più ansia, quest'anno ce molta applicazione da parte di tutti."

C'è nel vostro staff una leggera tensione positiva per lo stop al mondiale, avete cambiato qualcosa nell'approccio?

"E' una cosa che in prima persona se ne occupano i preparatori, noi essendo una situazione anomala archiviamo più dati possibili abbinando alla parte fisica anche la nostra parte di informazione. Noi vogliamo avere più dati possibili per capire dove intervenire e in che modo"

Un'analisi su qualche dato raccolto sui nuovi arrivati e come si stanno integrando nell'idea di gioco del mister

"Quando arrivano i nuovi il lavoro riparte da zero, anche nei reparti. Il mister fa sempre un lavoro completo noi invece lavoriamo sui singoli seguiti da Martusciello analizzando ogni singola seduta focalizzando sui video singoli poi il mister li chiama e cerca di assimilare il processo di integrazione con i video. I risultati sono comunque positivi"