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Marco Parolo
L'ex calciatore biancoceleste, ora commentatore per Dazn, Marco Parolo è intervenuto ai canali radio ufficiali della società in vista del match di stasera tra Lazio e Milan. L'ex centrocampista ha aperto iniziando da un ricordo molto caro: "Il 24 gennaio 2015 ho fatto due gol al Milan in occasione del debutto della maglia bandiera. Fu una serata bellissima allo stadio, una delle tappe più importanti di quella stagione ricca di soddisfazioni. Ci fu l’esordio di quella maglia leggendaria. Lì capii quanto era importante per la storia del club. La Lazio deve dare un segnale di poter lottare per un piazzamento in Champions League, visto l’equilibrio che regna in vetta ad eccezione del Napoli, che sta facendo un campionato a parte".
Parolo ha volto poi uno sguardo sui singoli biancocelesti, da Milinkovic, a Romagnoli, passando per Felipe Anderson: "Milinkovic non ha mai segnato al Milan? Si tratta di un tabù difficile da spiegare. Chissà, magari è arrivato il momento di sbloccarsi. Luis Alberto? Quando ha la testa sgombra sta bene fisicamente e si sente parte integrante del progetto è in grado di fare la differenza. Già ai tempi di Inzaghi era uno tra i migliori in allenamento. Sarri voleva lo stesso, ora sta garantendo un rendimento alto in entrambe le fasi. Cataldi è sempre stato dinamico in fase di possesso. Ora è cresciuto anche nelle letture difensive e può ancora migliorare tanto. Non gioca più in maniera istintiva, ragiona, ecco perché è più continuo. Sarri stravede per lui. Felipe Anderson quando è ispirato può giocare ovunque viste le sue qualità, ha tutto. La Lazio è una squadra forte, il suo limite è solo legato alla gestione degli impegni settimanali. Romagnoli è uno di quei giocatori che servono sempre alla causa. Se giochi nella squadra di cui sei tifoso fin da bambino dai sempre qualcosa in più".
Per concludere ha analizzato il Milan e il lavoro svolto da mister Sarri con queste parole. "Il Milan quando è in giornata può cambiare assetto a gara in corso. Sarà una bella partita sotto questo punto di vista. I rossoneri hanno perso tanto con l'addio di Kessié, senza trovare un sostituto all'altezza. Non sarà uno di quei calciatori spettacolari ma se non c'è si sente. Bennacer e Tonali formano comunque un'ottima coppia ma non possono fare lo stesso lavoro di rottura che garantiva l'ivoriano".
"La Lazio invece ha inserito difensori che si prestano maggiormente alle richieste di Sarri, rispetto a Luiz Felipe e ad Acerbi. Sul resto ha inciso il lavoro intrapreso da un anno e mezzo. Il centrocampo è diventato, mano a mano, sempre più idoneo alle richieste del tecnico. Per questo motivo la fase difensiva ne sta giovando".
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