"Bisogna crescere mentalmente, è questo che mi preme di più dire. Tecnicamente la squadra fa cosa incredibili e a sprazzi è la migliore in Italia. Se poi però non abbini qualità mentali fai fatica. E se fai fatica poi lotti sempre per la sesta o la settima posizione e non va bene: una società come questa deve lottare sempre per andare in Champions League". Con queste parole, a maggio dell'anno scorso, Ciro Immobile metteva all'angolo la Lazio, Inzaghi, Lotito e Tare.
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Lazio, forse sta davvero cambiando tutto. Quelle parole di Ciro…
Da quel giorno di Maggio a ieri. La Lazio fra mille difficoltà, potrebbe aver cambiato finalmente mentalità
Da quel giorno è successo di tutto. La cosa più significativa, ovviamente, è stato il cambio di allenatore. Da Inzaghi (che intanto inizia a scricchiolare a Milano) si è passati a Sarri. Tra mille difficoltà, il tecnico biancoceleste sta riuscendo non solo a dare un'identità di gioco a questa squadra, ma anche quello che Ciro chiedeva ai microfoni di Sky dopo quella partita con il Parma: la mentalità. Per non mollare davvero mai, per non avere paura.
E dunque, per andare a giocare un primo tempo favoloso contro il Porto, palla a terra e velocissima. E per non cadere contro l'Udinese più fallosa degli ultimi 120 anni. Non va tutto come dovrebbe andare e come speravamo. Ma allo stesso tempo va detto che questo mister, sta lottando contro avversità di qualsiasi genere. Con una società che non lo ha aiutato praticamente per niente (Patric centrale) e con un calendario (per carità, è il calcio moderno) fittissimo. E questo cambio di "mentalità" s'è visto e ascoltato palesemente ieri, durante la diretta radio della Lazio <<<
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