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ROMA - In seguito al derby vinto dalla Lazio contro la Roma, alcuni tifosi giallorossi per soffocare la propria frustrazione, sono tornati a prendersela con chi non c'è più. Gabriele Paprelli, figlio di Vincenzo morto alla stadio proprio durante una stracittadina per colpo di un razzo sparato dalla Curva Sud, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per dire ancora una volta basta a questa barbarie. Non è possibile che ogni volta che i biancocelesti giocano meglio a calcio battendo la Roma, i tifosi romanista debbano prendersela in questo modo. Il calcio è un gioco e lo sfottò è bello solo quando è sano. Ecco le sue parole rilasciate durante l'intervento radiofonico:
"Ormai querelare non serve più a niente. L'unica cosa che posso fare è farvi vedere chi sono. Noi quando perdiamo non ci mettiamo ad insultare come fanno loro. Sono fatti così. Però adesso basta. Non ne posso veramente più, mi sta ribollendo il sangue. Voglio solo vivere la morta di mio padre e il lutto, in pace con la mia famiglia. Il derby vinto dalla Lazio mi ha reso veramente felice, ma ho dovuto assistere all'ennesima scritta e all'ennesimo post infamante nei confronti di mio padre Vincenzo. Sono veramente molto arrabbiato e deluso. Da quarant'anni ho in macchina una bomboletta spray che mi serve per cancellare le scritte sui muri. Non se ne può più di certe scritte. In vita mia ho querelato migliaia di persone. Ma purtroppo le denunce non hanno avuto seguito. A questo punto l'unica cosa che rimane è l'intervento della Roma. Vorrei che la società mi invitasse per parlare. A questo punto ci vorrebbe un appello ufficiale, una specie di comunicato. Basta, sono arrabbiato, non riesco più a tollerare niente. I morti vanno lasciati in pace".>>> Nel frattempo, parlando di Lazio, ci sono anche altre notizie importanti che stanno arrivando proprio in questi minuti <<<
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