Probabilmente si aspettava un avvio più convincente con la speranza di lasciare subito il segno. Marcos Antonio è stato il primo colpo di un estate decisamente ricca di novità in casa Lazio. Un'operazione lampo che lo ha portato in biancoceleste per 10 milioni circa bonus compresi. In questa prima parte di stagione ha collezionato 11 presenze, 5 da titolare per un totale di 408 minuti. Un bottino non povero ma decisamente migliorabile per un giocatore che ora comunque non si è perso d'animo. Vuole essere protagonista in questa Lazio e sta sfruttando la sosta per diventarlo. A lavoro a casa sua, in Brasile, e si divide tra campo e palestra. Punta a crescere il numero 6 biancoceleste e agli ordini di Sarri, maestro nel lanciare giocatori dotati di talento come lui, sa di poterlo fare.
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Palestra e campo. In Brasile Marcos Antonio punta a prendersi la Lazio
Ha pagato la difficoltà nell'adattarsi nei tatticismi di un calcio unito all'exploit di Cataldi, diventato leader di un reparto orfano di un giocatore del carisma di Leiva. Lavora sodo per migliorare quello che è inevitabilmente il suo limite: la fisicità. Il suo ruolo inoltre non è facile da assimilare, difficile lo ha definito a più riprese Sarri che comunque crede enormemente nelle qualità del classe 2000. La speranza di Sarri è che possa crescere così come è successo proprio allo stesso Cataldi dopo un'anno di lavoro. Servirà tempo, questo è inevitabile, per scoprire il vero Marcos Antonio. Il tempo gli va dato prima di tirare qualsiasi conclusione e bisogna farlo forti anche della lezione che, più di chiunque altro, ha impartito Milinkovic a cui il tempo è servito e che ora trascina la sua Lazio.
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