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Lazio, è un nuovo Felipe: Sarri lo ha reinventato, ora è più concreto

Felipe Anderson
Il brasiliano ha reinventato se stesso cambiando radicalmente abitudini e stile di gioco. Sarri lo ha reinventato, lui ha accettato. Ora vola

redazionecittaceleste

Meno estro e più sostanza. Il nuovo Felipe Anderson non bada al sodo, contano giocate intelligenti e non giocate spettacolari. Ancora meglio se poi la fantasia si mischia bene con la concretezza. Solita corsa ma giocate più decise e decisive. Un lavoro a tutto campo, quello del brasiliano, certificato anche dalle heat map della sua partita. Titolare in 7 giornate di campionato su 7 e non è una sorpresa pensando anche ai dati dello scorso anno. Il motivo però è certificato anche dai numeri, che non lasciano dubbi: il brasiliano è decisivo.

Sono 15 le occasioni create per i compagni, 10 i cross su azione. E, ancora, 7 dribbling riusciti in Serie A. Sono 9 i gol e altrettanti gli assist dallo scorso anno a oggi prendendo in considerazione tutte le competizioni. Quest’anno 15 contrasti, 2,1 per gara. Nell’ultima stagione alla Lazio arrivò in media a 2,8 per gara. È insomma un Felipe Anderson ritrovato. E meno male.

Le difficoltà dopo la prima annata a Londra sembrano essere ormai superate. Sarri ha subito scelto di allenarlo e rilanciarlo, non ha mai nascosto tutta la sua stima nei confronti del brasiliano. Gol o assist comunque per Sarri contano poco. Ciò che conta è il lavoro in campo, che quest’anno sta trasformando Felipe Anderson sempre più in un calciatore a misura di Sarri. Arrivato dieci anni fa in biancoceleste, ad aprile compirà 30 anni: calciatore totalmente rivoluzionato dalla cura Sarri.