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Sarri
Mancano ancora 180 minuti poi il 22 maggio sarà tempo di tirare le somme in casa Lazio in merito alla stagione conclusa. Questo campionato è stato uno dei più particolari della storia recente biancoceleste che -salutato Simone Inzaghi- si è vista stravolgere in toto l'idea di gioco insita in una squadra collaudata per cinque anni. Comunque sia la Lazio si trova a quota 62 punti in classifica, da sola al quinto posto in classifica che vuol dire Europa League. L'opinione pubblica ha avuto due pesi e due misure in base ai nuovi allenatori sbarcati nella Capitale. Due figure di prestigio nel calcio mondiale, sarebbe meschino non riconoscerlo, ma tuttavia se da un lato Mourinho è stato etichettato come il Salvatore, Sarri invece appare come l'autore di una stagione fallimentare.
Sarri, però, fortunatamente lascia alle parole il giusto spazio che meritano, ovvero, il minimo indispensabile. Il tecnico toscano da ex banchiere fa parlare i numeri al posto suo e quelli che spiccano sono la prova inconfutabile di quanto la mano di Sarri su questa squadra ci sia e funzioni in maniera eccelsa. Come riportata dai dati OPTA la Lazio è la squadra con la miglior percentuale realizzativa (17%) in questo campionato e anche la squadra che maggiormente ha calciato trovando la porta (55%).
L'anno di transizione è ormai al termine e il raggiungimento dell'obbiettivo seppur ancora non centrato è li a portata di mano. La mano -quella di Sarri- è ormai insista nella squadra e il ciclo targato Mau è solo all'inizio. Il futuro di Sarri deve essere ancora in biancoceleste anche semplicemente per l'impossibilità di ricominciare da capo mentre tutte le altre il prossimo anno correranno forte. Il tecnico toscano ha dichiarato amore a più riprese all'ambiente, alla squadra e alla tifoseria. Servirà uno sforzo in più per accontentare finalmente tutti.
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