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Manifestazione per il Flaminio
Durante il programma radiofonico Gli Inascoltabili in onda su Radio Roma Sound fm90 è stato reso noto come il Tar, attraverso una sentenza pubblicata l'8 febbraio 2024, ha prescritto a Roma Capitale la riattivazione della conferenza di servizi relativi al progetto di riqualificazione dello Stadio Flaminio. Progetto noto come Roma Nuoto. Una notizia che non può di certo far piacere alla Lazio che qualora presentasse un progetto, come sottolineato da Ferdinando Bonessio (Presidente Commissione Sport di Roma Capitale), non avrebbe la priorità.
“La notizia ha una grande rilevanza per il panorama sportivo e delle infrastrutture sportive della capitale in questo momento. Il contenuto della sentenza del TAR mi sembra importante spero che l’amministrazione risolva la questione velocemente dando una risposta ai proponenti su cosa si farà. Mi sembra chiaro che il dibattito di quest’ultima settimana sull’eventuale presentazione del progetto del presidente Lotito per lo stadio Flaminio, in questo momento passi in secondo piano.
Mi sembra ovvio. Il codice degli appalti, recepito anche dal regolamento recentemente approvato dall’Assemblea Capitolina con la delibera 186 del dicembre 2023, indica che rispetto al recupero e alla riqualificazione di infrastrutture sportive, vi sia da parte di soggetti privati interessati la possibilità di presentare un progetto di partneriato pubblico- privato, una volta si sarebbe chiamato project financing.
L’ente pubblico, la stazione appaltante, ha due possibilità: pubblicare una manifestazione di interesse per cui tutti coloro che sono interessati presentano una proposta ed a quel punto le proposte vengono messe tutte sullo stesso piano, oppure, e mi sembra questo il caso, l'imprenditore interessato fa la presentazione di un progetto che ha un riferimento cronologico.
Quindi io credo che prima debba essere portata a termine la vicenda Roma Nuoto con un’accettazione o un diniego e solo dopo analizzata quella della Lazio, nel caso in cui quella della Roma Nuoto venga definitivamente bocciata”.
In merito alla notizia della prescrizione del Tar a Roma Capitale è intervenuto anche la RTI (Raggruppamento Temporaneo d'Impresa).
“Con la Sentenza, n. 2523 dell’8.02.2024, il T.A.R. del Lazio, Sezione Seconda, ha sostanzialmente aderito ai rilievi proposti dal RTI CCC Spa - Roma Nuoto ed altri, difeso dall’Avv. Aldo Ceci, avverso la conclusione negativa della Conferenza dei Servizi di Roma Capitale che, nell’aprile del 2022, aveva di fatto respinto il progetto proposto.
Il T.A.R. del Lazio ha, invece, imposto a Roma Capitale di valutare le osservazioni proposte dal RTI per superare i rilievi critici opposti principalmente, se non unicamente, dalla Soprintendenza e, quindi, di rideterminarsi formalmente sulla conclusione del procedimento che alla data odierna non può dirsi ancora concluso.
Per tale ragione, nella giornata di oggi (ieri ndr), la Società mandataria ha protocollato le nuove osservazioni attualizzate, proponendo, in sintesi, un abbassamento dell’impalcato ligneo che segnerà la nuova quota del campo da gioco e la realizzazione nei nuovi volumi così creati di funzioni ad uso prevalentemente sportivo (piscine, palestre, pista di ghiaccio ed altro) come, di fatto, indicato dalla stessa Soprintendenza nella Conferenza dei servizi.
Siamo fiduciosi nella positiva valutazione del nostro progetto - dichiarano dal RTI - interamente finanziato con soldi privati, che potrebbe finalmente far rivivere lo Stadio Flaminio con una nuova impronta green e dedicata allo sport giovanile e femminile, riportandolo al ruolo che merita nella Città”.
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