La Lazio guidata da Marco Baroni è una squadra completa e molto duttile. In questo primo scorcio di stagione ci ha abituato a giocare un ottimo calcio, senza mai rinunciare però a fattori come concretezza e cinismo per guadagnare più punti possibili nella prima metà di campionato. I biancocelesti, infatti, sono tra i collettivi più flessibili e più preparati ad affrontare i vari tipi di partita. Tra match più abbordabili e partite dove la componente fisica può fare la differenza, la squadra del tecnico toscano ha dimostrato di saper sfruttare qualunque momento di una gara al meglio per vincerla.
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Lazio, fattore palle inattive: nove gol arrivano dagli sviluppi dei piazzati
In questo senso, i calci piazzati sono un esempio molto concreto. Dagli sviluppi di calci piazzati, tra corner e punizioni, la squadra di Baroni ha già trovato ben nove gol tra tutte le competizioni. Il gol di Gigot, ad esempio, spezzò l'equilibrio che regnava in Lazio-Bologna fino al 68', poi i biancocelesti vinsero per 3-0 una pratica a dir poco spinosa. Poi il gol di testa Gila contro la Fiorentina su punizione di Tavares, quello di Romagnoli contro il Porto in Europa League da angolo e quello di Noslin in Coppa Italia contro il Napoli sempre sugli sviluppi di un angolo. La Lazio ha imparato a sfruttare in ogni partita i calci piazzati, il processo di costruzione di una grande squadra passa anche da questi aspetti.
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