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Lazio-Salernitana
Di Michele Cerrotta
Quarantamila, ancora una volta. Si apre così, in un Olimpico delle grandi occasioni, la sfida tra Lazio e Salernitana. Grandi occasioni e brividi, come quelli che salgono nel momento dell’omaggio a Vincenzo Paparelli prima dell’inizio della gara. La sfida, quella sul campo, inizia con una Salernitana attendista e con la Lazio che prova a farsi vedere in avanti. Proprio in una di queste occasioni si fa male al 10’ Gyomber, costretto a lasciare il campo a favore di Bronn. Al 21’ fiammata importantissima dei biancocelesti: gran lancio di Cataldi per Felipe Anderson che si invola verso la porta e buca Sepe. Subito segnalato però il fuorigioco del brasiliano, confermato anche dal Var: si resta sullo 0-0, ma la chiave è quella giusta. La partita continua su ritmi non altissimi: al 35’ rischia il giallo Zaccagni, solo redarguito. Due minuti dopo Pedro spaventa Sepe colpendo l’esterno del palo.
È solo il preannuncio di ciò che sta per accadere. Al 41’ è perfetta l’imbucata di Luis Alberto per Zaccagni, che conferma il suo stato di forma bucando Sepe e portando in vantaggio la Lazio. Il primo tempo termina dopo 2 minuti di recupero, il secondo inizia senza cambi. E subito si fanno pericolosi i biancocelesti: è decisivo Sepe sulla conclusione a botta sicura di Vecino. Al 51’ termina l’imbattibilità di Provedel. La condanna arriva dai piedi di Candreva, che con un pallonetto supera l’estremo difensore biancoceleste per il pareggio dei granata. Al 56’ ammonito Coulibaly per un intervento su Cataldi: si scaldano gli animi all’Olimpico. Decisivo Provedel sei minuti più tardi su un tiro granata. La Lazio prova a farsi vedere in avanti ma fa fatica. Sarri decide di giocare la carta Milinkovic: al 64’ Sergente prende il posto di Luis Alberto. Nella Salernitana fuori Bonazzoli, dentro Dia.
Al 68’ la palla messa dentro da Candreva arriva a Fazio, che batte Provedel indisturbato. La Lazio va in svantaggio, al 71’ ha subito l’occasione per pareggiarla ma Vecino sbaglia ancora. Poi diventa protagonista Manganiello: inventato il giallo per Milinkovic, diffidato (salterà il derby), al 72’. Due minuti più tardi arriva il giallo anche per Marusic e, al 76’, trova il gol del 3-1 Dia. Notte fonda all’Olimpico. All’80’ altri due cambi per Sarri: dentro Basic e Pedro, fuori Cataldi e Cancellieri. All’82 fuori Piatek, Coulibaly e Bradaric, dentro Botheim, Bohinen e Vilhena. All'87' altro cambio per Sarri: fuori Marusic, dentro Hysaj, ma la partita è già finita. Nei 5’ di recupero c’è tempo soltanto per accendere ulteriormente gli animi e per far sventolare altri gialli a Manganiello. La Lazio perde, ma esce tra gli applausi del suo pubblico.
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