02:07 min

news

Nicolini: “Marcos Antonio? Grandissimo colpo della Lazio. E Maycon…”

redazionecittaceleste

Le parole del vice ds dello Shakhtar sul nuovo acquisto dei biancocelesti ma non solo: attenzione anche a Maycon, altro profilo attenzionato

È intervenuto ai microfoni di TuttomercatowebCarlo Nicolini, vice ds dello Shakhtar, da cui la Lazio ha preso Marcos Antonio. Nicolini, allora, si è concentrato proprio sul giocatore, ma anche su Maycon, seguito dai biancocelesti. Di seguito le sue parole. “Devo ancora metabolizzare tutto, sono stati giorni frenetici e pieni di paura, con le sirene che suonavano in continuazione. Dovevamo agire con responsabilità anche verso i ragazzi, penso che lo abbiamo fatto. Marcos Antonio? Era impaurito, come tutti. Ha anche una bimba di due anni: per attraversare il confine e tornare a casa il mister ha dovuto dargli dei soldi. Aveva solo le carte di credito, ma non funzionavano. Lui era lì per fare calcio e si è trovato in un conflitto mondiale. Ora arriverà alla Lazio, i biancocelesti hanno fatto un grandissimo colpo: sono pochi 8 milioni, quando lo abbiamo preso pensavamo di rivenderlo a 40.

Per caratteristiche può ricoprire entrambi i ruoli. Ha un’ottima visione di gioco e tocca la palla con delicatezza, è preciso nell’impostare l’azione. Ma può anche giocare più avantiperché sa inserirsi e ha i tempi dell’ultimo passaggio. E inoltre arriva senza problemi al tiro. Tra i punti di forza metterei dinamicità e frequenza del passo. Sa recuperare tanti palloni, fa ripartire velocemente l’azione. Non è ancora completo perché è molto giovane, ma è avanti nel processo di crescita rispetto ai coetanei.

La Lazio è interessata anche a Maycon, come Atalanta e Fiorentina. Il ragazzo era ed è al centro del progetto di De Zerbi. E se lui lo ritiene un punto cardine, allora significa che è un calciatore che ha qualità tecnico-tattiche e professionali tali da essere pronto al salto in Serie A. Finalmente le italiane si rendono conto di poter fare affari con lo Shakhtar: abbiamo giocatori giovani, che però hanno già due-tre anni di coppe europee e campionati vinti. Con loro si va sul sicuro, ma servono anche proposte adeguate”.