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Lazio, Nenci: “Il lavoro finora è stato ottimo. Su Provedel e Maximiano…”

redazionecittaceleste

Le parole del preparatore biancoceleste al termine della seduta di rifinitura prima dell'amichevole contro la Triestina di oggi pomeriggio

Va in archivio la seduta mattutina del dodicesimo giorno di ritiro in casa Lazio. Un allenamento importante, vista la terza sfida amichevole in programma oggi pomeriggio alle ore 18:00 contro la Triestina. Mercoledì, invece, l'ultima contro l'NK Bravo. Al termine della seduta, mister Nenci è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale della società per fare il punto della situazione.

Quanto è orgoglioso del traguardo raggiunto da Provedel?

"Moltissimo. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro, portato a termine da Ivan. E' stato l'italiano migliore".

L'allenamento dei portieri su cosa si concentra in questo ritiro?

"Stiamo lavorando sulla reazione. C'è un gap con i centrocampisti e attaccanti, sono migliorati molto nella rapidità e noi dobbiamo fare lo stesso".

Quanto è cambiato il ruolo del portiere dal suo arrivo?

"Il ruolo del portiere si è evoluto, ma non è finita qui. Il gioco con i piedi è fondamentale: lo scorso anno Ivan toccava tra i 35 ai 40 palloni a partita, effettuando circa 2-3 parate e uscite basse. E' un giocatore aggiunto nella fase di costruzione".

Su Maximiano e Provedel: dove devono migliorare?

"Sono entrambi giovani. Lavorano con passione e dedizione. Siamo in preparazione ed è presto per certi risultati: stiamo lavorando verso la giusta direzione. Anche Adamonis e Furlanetto stanno facendo molto bene finora".

Adamonis è ormai uomo spogliatoio...

"Adamonis merita palcoscenici importanti. Furlanetto? Era un ragazzo, ho trovato un uomo. Mi ha stupito volto, vorrei vederlo in campo con costanza".

C'è sempre serietà, anche nelle partitelle...

"Stanno mettendo cuore, partecipazione e attenzione in ogni cosa che fanno. Non posso fare altro che dirgli bravi".

Cambia lo stile tra i portieri?

"Si lavora e si cresce con i particolari. Insieme a Viotti cerchiamo di effettuare lavori specifici per ogni portieri: c'è chi deve migliorare la reattività, chi le uscite... Nel limite del possibile facciamo ciò che possiamo".

Sulle palle inattive...

"E' differente il modo di difendere, per questo ci sono meno uscite alte su punizioni e calci d'angolo. Prima i palloni erano molto più lenti, il tipo di gioco era più prevedibile. Anche gli avversari temono di meno il portiere, grazie agli arbitri che fischiano molto di meno determinati contatti. I nostri comunque escono sempre, Provedel lo scorso anno è stato bravissimo in questo".