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Casale
Voltare pagina già dal triplice fischio di Marinelli. L'imperativo della Lazio ora è questo ma analizzare cosa non è andato non può essere evitato. Domenica c'è l'Empoli, purtroppo o per fortuna, e il tempo è poco. Da un lato la possibilità di tornare subito tra le mura amiche dell' Olimpico per cominciare nuovamente a correre, dall'altro il poco tempo per fare quadrato intorno a se e provare a lavorare sull'ennesimo black out. Provare a salvare qualcosa dalla partita del Via del Mare è compito arduo ma i primi trentaa minuti, poche, prestazioni di alcuni singoli possono e devono essere salvati. Spicca, nel reparto difensivo, la prova di un sempre più in crescita Nicolò Casale.
Siamo ben lontani comunque dal raccontare una prestazione perfetta, anche l'ex Verona è crollato con tutta la squadra. Paradossalmente però tutto quello che di buono è stato costruito dalla Lazio è nato dai suoi piedi, o testa. Al 6° sfiora il primo gol in maglia biancocelete in cui è bravo e reattivo Falcone. Respinto la conclusione, decide di vestire i panni dell'assistman servendo al 14° Immobile alla perfezione con un lancio di destro. Il fatto che il passaggio vincente per il capitano della Lazio sia arrivato con un lancio dalla difesa (da 1 a 3 direbbe Mazzone). In ritardo, seppur non pienamente colpevole, in occasione dei gol rimane comunque la nota più lieta per Sarri. Casale è cresciuto e nel mondo Lazio si è calato a pieno.
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