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Simone Sozza
Ci si aspettava una partita, oltre che tattica, altamente fisica. Primi dieci minuti con due soli fischi: quello del calcio d'inizio e quello per decretare la rete di Zaccagni dopo appena 4 minuti. Prima metà del primo tempo che a discapito delle aspettative trascorre via senza che Sozza debba mai interrompere il gioco. Partita che ovviamente sale di agonismo ma non di cattiveria. Bravo Sozza in più occasioni a fischiare sia da una parte che dall'altra ma, giustamente, senza mai sanzionare con dei cartellini gialli nei primi 35 minuti. Animi che iniziano a scaldarsi sul tramontare del primo tempo con Zielinsky e Cataldi che non se le mandano a dire prima del gol del pari di Kim al 37°. Più di qualcosa da recriminare in occasione proprio del gol del coreano che si libera probabilmente con una spinta di Luis Alberto. Sozza e il VAR non ritengono comunque punibile il gesto di Kim.
Secondo tempo che vede solo il forte avvio del Napoli, Sozza è raramente chiamato in causa nel primo quarto d'ora della ripresa. Al minuto 65 Sozza rovina tutto quello che di buono aveva fatto nel primo tempo: incursione di Lazzari in area di rigore con Mario Rui che sbraccia vistosamente e atterra il terzino biancoceleste. Né l'arbitro di Sorengo né il VAR intervengono e questa decisione è molto più che discutibile. Anche Luca Marelli (esperto VAR di DAZN) conferma quanto detto: "Rischia molto Mario Rui, alza molto il gomito e colpisce la parte destra del volto di Lazzari, se avesse fischiato il rigore non ci sarebbero statediscussioni". Sozza continua il suo declino quando al 72º lascia giocare su un evidente ponte ai danni di Felipe Anderson. La partita si spegne senza altre grandi emozioni ma Sozza con questa non decisione ha preso un abbaglio a dir poco clamoroso.
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