- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
ROMA - Il colpo di mercato invernale per la Lazio si chiama Mateo Musacchio. Il difensore centrale argentino è arrivato pochi giorni fa dai rossoneri di Milano. Con la squadra di Stefano Pioli, il calciatore di origini albanesi non ha trovato molto spazio e ha deciso di tentare il riscatto con la maglia biancoceleste. Pochi minuti fa, il classe 1990, ha sostenuto uno dei primissimi allenamenti con la maglia della prima squadra della Capitale. Il calciatore, attraverso i propri canali social, ha mostrato uno scatto di sé durante la sessione di oggi e ha anche aggiunto una frase tanto semplice quanto esplicativa: "Già al lavoro".
IN CAMPO - Secondo quanto emerso dalle ultime arrivate dal centro sportivo di Formello, l'ex Villarreal starebbe lavorando per scendere già in campo domenica pomeriggio contro l'Atalanta. Il ballottaggio in questo momento è tra lui e Patric. Ma vista la situazione riguardante il pacchetto arretrato della Lazio, che ha recentemente perso anche Luiz Felipe, non è da escludere che il suo esordio sia previsto a breve.
IL GIOCATORE - Nel corso della propria carriera, Mateo Musacchio ha vestito soprattutto la maglia del "Sottomarino giallo". Da tesserato del Villarreal il difensore argentino ha collezionato 249 presenze totali nelle quali ha trovato anche 7 reti. Gli spagnoli gli offrirono la chance di giocare in Europa dopo averlo acquistato dal River Plate. All'epoca aveva circa 19 anni. Dopo un periodo di ambientamento tra le riserve, a 20 anni è stato promosso in prima squadra fino a diventare un elemento fondamentale. Solo dopo 8 stagioni il club valenciano si convinse a cederlo ai rossoneri che lo pagarono 18 milioni di euro. Sfortunatamente per lui, i suoi problemi fisici e il periodo di transizione che stava vivendo il club, non diedero alla sua carriera lo slancio sperato. Adesso, a trent'anni compiuti, spera di trovare riscatto nella Capitale con la maglia biancoceleste della Lazio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA