- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
Sarri
Al termine della gara tra Lazio e Monza è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei biancocelestiMaurizio Sarri. Queste le sue parole.
È una soddisfazione doppia vedere il contributo di chi ha giocato meno?
“Era la sesta partita in 18 giorni, tra Roma e Juventus. Si rischiava di arrivare scarichi, infatti abbiamo pagato nella prima mezz’ora. Poi siamo cresciuti, anche grazie ai ragazzi entrati nella panchina. Non voglio parlare molto di Romero, deve stare all’ombra. Sta crescendo bene, più lo fa lontano dai riflettori e meglio è per lui”.
La squadra ha mantenuto la calma: ci sono passi in avanti da questo punto di vista.
“In questi momenti tante partite si risolvono in quella fase di partita. Hai avversari aggressivi che vengono a prenderti uomo contro uomo, questa squadra ha palleggiatori non indifferenti. Se mettono questa intensità è difficile, non la sblocchi facilmente. E le squadre che hanno fatto le coppe qualche sofferenza l’hanno avuta tutti, tranne i nerazzurri che probabilmente hanno avuto una reazione dopo la sconfitta con la Juve. Ma è un momento difficile, ci sono tanti giocatori infortunati anche se sembra non interessi a nessuno. A me non piace: sono contento di essere vecchio. Se il calcio continua così voglio levarmi dai co***oni molto velocemente”.
Quanto è contento Romero del gol? Come mai non dal primo minuto?
“Deve crescere ancora, è di dicembre 2004. Deve fare 18 anni ancora, sta facendo un percorso. Da quando è arrivato da noi ha acquisito 6 chili senza variare in massa grassa. Ha fatto un lavoro enorme. La soddisfazione di vederlo iniziare a ripagare il lavoro penso sia forte, ma è un ragazzo che deve ancora concludere il percorso. A riflettori spenti lo farebbe meglio, se poi segna in tutte le gare accendiamo i riflettori e lasciamolo segnare”.
Come valuta la sosta? E come stanno gli infortunati? Luis Alberto come mai non ha giocato?
“Questa sosta la vedo come un insulto al calcio. Se qualcuno mi spiega il movimento qatariota cosa può dare al calcio mondiale a parte soldi a PSG e Manchester City… Si va a fare un Mondiale in un momento sbagliato. Poi la sosta fa comodo a tutti, le squadre cominciano a perdere un giocatore a partita. Luis Alberto era a disposizione, Zaccagni penso abbia un’altra valutazione domani mattina. Per Lazzari bisognerà valutare”.
La vera forza di questa squadra è non prendere gol?
“L’ultima volta che l’abbiamo detto abbiamo preso tre gol dalla salernitana, rivalutiamola tra un po’”.
Che risposta ha avuto da Immobile?
“Voleva giocare di più, ma avevamo un solo slot e abbiamo aspettato a farlo entrare. Non potevamo rischiare di rimanere in dieci. Ma l’idea era rimetterlo in campo per fargli passare ogni paura. Ovviamente non è al massimo”.
Luis Alberto è una risorsa o un peso?
“È una risorsa, se ci dà quello che deve quando ritengo di utilizzarlo è una risorsa. Ha qualità enormi e carenze da altri punti di vista. Se ci dà quello che deve quando lo mando in campo è una risorsa”.
Lei dovrà fare il pompiere, ma quasi mai la Lazio era partita così negli ultimi anni.
“Non faccio il pompiere, ma è come se alla terza tappa del Giro d’Italia uno è in maglia rosa e pensa di averla vinta. I tifosi sognano, ma io devo fare l’allenatore. Poi tra qualche anno farò il capo dei tifosi e lavorerò in maniera diversa. Alla squadra non posso passare messaggi folli”.
Cosa pensò quando arrivò la notizia della morte di Gabriele Sandri?
“Che vuoi pensare? Successe vicino casa mia, è una cosa che ti tocca a priori. Vedere i filmati e un posto che raggiungi in dieci minuti ti fa ancora più impressione. Io da quel giorno lì ogni volta che passo in quel tratto di autostrada mi giro e guardo il punto dove è successo. È una cosa che ti tocca, una morte assurda. Non riesco a trovare tante altre parole”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA