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Lazio-Monza
L’ultima gara casalinga del 2022 inizia nel segno del ricordo del derby vinto, ma soprattutto di Gabriele Sandri: domani saranno 15 anni dalla sua tragica scomparsa. Subito emozioni forti, le stesse che la Lazio offre in campo al 4’: azione meravigliosa portata avanti da Felipe Anderson e Cancellieri, la palla arriva al limite dell’area a Milinkovic che calcia alto di un soffio. Pochi minuti più tardi si fa vedere che il Monza, che guadagna un paio di calci d’angolo ravvicinati senza rendersi davvero pericoloso. La squadra brianzola però è in crescita, mette in difficoltà i biancocelesti e al 13’ segna con un gran gol di tacco diPetagna. Il potenziale vantaggio è però subito cancellato dal Var, che annulla per fuorigioco dell’attaccante brianzolo. Si resta sullo 0-0, ma i biancocelesti sono comunque chiamati a reagire. E ci provano subito con Pedro, senza trovare però la gioia del gol.
Al 19’ grandissima palla dentro di Milinkovic per Pedro, è bravissimo però Di Gregorio a intercettare. Ancora Pedro quattro minuti dopo spaventa la difesa del Monza: la palla dentro viene sfiorata di un soffio da Vecino. La prima vera brutta notizia arriva al 27’: problemi muscolari perLazzari, costretto a lasciare il campo: entra Marusic, che va a sinistra con Hysaj che si sposta a destra. Colossale occasione per la Lazio al 36’, con Felipe Anderson che serve un assist perfetto per Vecino. L’uruguaiano calcia in corsa, lapilla finisce fuori di un soffio. Subito dopo due occasioni per il Monza: prima spara altissimo Machin, poi fuori di un soffio il tiro di Colpani. Nel mezzo, un’occasione per Milinkovic, che dopo una serie di rimpalli guadagna solo un angolo. Nel primo dei due minuti di recupero arriva il giallo per Donati: è l’ultima nota del primo tempo, 0-0 all’intervallo.
Sarri cambia subito all’intervallo: fuori Cancellieri, dentro Romero accolto dall’ovazione dell’Olimpico. La partita va avanti su ritmi bassi, senza grandi occasioni. Al 58’ cambia anche Palladino: fuori Donati e Machin, dentro Marlon e Rovella. Due minuti più tardi arrivano altri due cambi anche per Sarri: fuori Vecino e Marcos Antonio, dentro Basic e Cataldi. Al 63’ Santoro ammonisce anche Casale per qualche scaramuccia con Izzo prima della battuta di un calcio d’angolo in area brianzola. Sei minuti più tardi esplode lo stadio Olimpico. L’ingresso in campo di Basic è ottimo, non solo per l’azione che porta al vantaggio della Lazio. Cavalcata sulla fascia sinistra, cross dentro per Pedro che calcia in porta: Di Gregorio respinge ma lascia lì la palla per Romero che calcia e segna. Lazio in vantaggio, Olimpico in festa. Corre subito ai ripari Palladino: fuori Colpani e Petagna, dentro Caprari e Gytkjaer.
Al 75’ Marusic strattona Ciurria e si prende il giallo. Quattro minuti più tardi ultimo cambio per Palladino, che toglie Izzo per mettere Carboni. Ma soprattutto all’86’ esplode nuovamente l’Olimpico: Pedro lascia il campo, Immobile torna a giocare dopo l’infortunio. Lo stadio è una bolgia, la Juve è nel mirino. Quattro minuti di recupero e la richiesta di un rigore allo scadere del Monza non bastano: la Lazio vince grazie a Luka Romero e vola al secondo posto in classifica.
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