Lazio, Milinkovic: l’eccellenza del singolo al servizio del collettivo

La Fiorentina crea, la Lazio concretizza. Si potrebbe riassumere facilmente così quanto visto ieri al Franchi. La Lazio archivia la pratica Fiorentina con un netto 4-0 (il terzo consecutivo) agguantando il terzo posto e condannando all'inferno i ragazzi di Italiano. Brillano i bianocelesti in tutti suoi interpreti partendo dal solito monumentale Provedel che, insieme con l'intero pacchetto difensivo, centra il quarto clean sheet consecutivo in campionato consecutivo (il quinto contando anche la trasferta di Graz). Immobile continua a scrivere il suo nome nella storia del calcio italiano e Zaccagni sembra essere tornato il valore aggiunto visto lo scorso anno tra Febbraio e Marzo. L'eccellenza per antonomasia in questa squadra, tuttavia, ha un nome e un cognome e sulle spalle porta il 21. Milinkovic-Savic continua a confermarsi, oltre il miglior centrocampista in Italia, tra i più forti in Europa.

Un giocatore dalle capacità superiori che con estrema umiltà lavora incessantemente al servizio del gruppo. Un collettivo che dipende da lui in tutti i suoi effettivi, basti pensare che cinque dei sei gol di Immobile sono arrivati su assist del serbo a cui si aggiunge il rigore dello 0-2 contro la Cremonese. Nove giornate di campionato: sette assist e tre gol, una media di più di una partecipazione al gol per partita. Ieri altri due passaggi decisivi per le reti di Zaccagni e Immobile. Il primo una palla con il contagiri servita con il sinistro che Zaccagni deve solo spingere in rete di testa. Il secondo è un inno alla gioia per la magnificenza dell'azione: lancio magistrale di Luis Alberto, aggancio da capogiro del serbo che con il tacco serve Immobile che davanti a Terracciano non può sbagliare. Milinkovic-Savic lo ribadisce ancora e mostra all'Italia la sua eccellenza. L'eccellenza di un singolo sempre al servizio del collettivo.