Scalda il motore Milinkovic, concentrato per l'esordio ai Mondiali in Qatar in Serbia-Brasile. Il Sergente biancoceleste è pronto a guidare la spedizione contro la squadra verdeoro. Testa alla Serbia, per il momento il resto può attendere ma il futuro del classe 1995 resta tutto da scrivere. La Juventus lo tenta ed è pronta a mettere sul piatto 6 milioni di euro a stagione più bonus, l'Arsenal e il Manchester United restano alla finestra e sperano di portarlo in Premier, la Lazio confida in un rinnovo. Tra l'interesse dei grandi club e il contratto in scadenza nel 2024 la questione dev'essere risolta. Dalle parti di Formello pensano alla strategia migliore per trattenere a Roma il faro del centrocampo biancoceleste ma c'è da fare i conti con le richieste di Kezman e del calciatore.
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Lazio, Milinkovic tra rinnovo e addio: la clausola gioca il ruolo chiave
Il Sergente si appresta a scendere in campo nella sfida contro il Brasile ma il suo futuro resta da scrivere: il ruolo chiave della clausola
Per ora è tutto fermo in ottica rinnovo e il ruolo chiave può giocarlo la clausola rescissoria. Nei piani di Lotito l'idea sarebbe quella di inserire una clausola di 60-70 milioni per il proprio gioiello. La speranza è prolungare la sua permanenza di un altro anno a Roma evitando di perderlo a parametro zero. Milinkovic non forzerà la mano e vuole onorare il suo legame con il club, evitando di liberarsi senza che la società intaschi qualcosa. La testa del Sergente ora è al Mondiale e quando l'avventura in Qatar terminerà le parti torneranno a confrontarsi.
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