Le critiche lo hanno rinvingorito: Milinkovic è tornato. Discorsi di mercato a parte è un Sergente diverso quello visto a Monza. Quella punizione diretta all'U-Power è servita a scacciare via alcuni 'mostri'. Il serbo è tornato a segnare e lo ha fatto con una delle 'specialità della casa'. Con quella di domenica scorsa sono diventate 7 le punizioni segnate, consacrandolo come il calciatore che ne ha messe a segno di più in Serie A nelle ultime cinque stagioni. La prima risale al 20 maggio 2019 contro il Bologna, l'unica all'Olimpico.
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Milinkovic tra passato, presente e futuro: il Sergente è tornato?
Tutte le altre 'sparse' negli stadi di mezza Italia: il 26 luglio 2020 a Verona, il 1° novembre 2020 a Torino, il 5 dicembre 2020 a La Spezia, il 14 febbraio 2021 a Milano con l’Inter, il 22 aprile 2021 a Napoli, l'ultima proprio all'U-Power. Il serbo mancava al gol dal 4-0 rifilato al Milan all'Olimpico a gennaio e con la rete di domenica scorsa ha raggiunto quota 5 quest'anno (ai quali si sommano anche gli 8 assist). In tutto con la maglia biancoceleste su 331 presenze sono state 65 le reti che portano la sua firma. Ed è diventato il giocatore straniero con più reti nella storia del club.
Quella di domani per Milinkovic sarà una gara particolare. Oltre al faccia a faccia con Milik - l’attaccante più prolifico su punizione negli ultimi 5 anni- il Sergente affronterà una delle sue pretendenti numero uno in Serie A e la squadra che ha affrontato più volte in carriera. Domani sarà la 21° volta per lui contro la Juve con 4 vittorie, 2 pareggi e 14 sconfitte. Nonostante il bilancio non sia positivo, resta indelebile il 3-1 del 7 dicembre 2019 in casa. Una delle 3 reti portò proprio la firma del Sergente: aggancio al volo di destro sul lancio di Luis Alberto e sinistro incrociato. Bis due settimane dopo nella Supercoppa Italiana a Riyad. Milinkovic è riuscito a punire la Juve per due volte negli scontri diretti. Chissà che dopo Monza anche domani riesca a fare qualche altra magia.
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