La Lazio esce da Bologna con un risultato che somiglia più ad un punto guadagnato che a due punti persi. Entrambe le squadre nel primo tempo hanno creato, ma è mancata fortuna ai rossoblù e cinismo ai capitolini. "Siamo mancati negli ultimi 20 metri" il messaggio di Sarri è stato chiaro e dritto al punto. La fotografia del momento è quella di una squadra che crea ma non incide, orfana di Immobile e con un attacco che gira meno quando c'è da essere incisivi. E il discorso vale anche - se non in particolar modo - per Sergej Milinkovic-Savic, sempre più protagonista in negativo di un 2023 sottotono. Si è spenta la luce del faro del centrocampo biancoceleste: l'interruttore è fermo spesso su off da quando il serbo è rientrato dai Mondiali in Qatar.
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Lazio, Milinkovic ancora in ombra: il 2023 non sorride, Sarri lo aspetta
"Quanto manca per vedere il miglior Milinkovic?Non lo so, è difficile dare questo tipo di giudizi. - analizza Sarri nel pre-partita a Sky - "E' un giocatore forte che può attraversare momenti in cui rende 100 e momenti in cui rende 80. Non è un peso per la squadra in questo momento e penso che presto sarà al top". Luis Alberto si è ripreso il ruolo del creatore di gioco del centrocampo biancoceleste e Sergej sembra essere distante dal fuoriclasse che abbiamo ammirato nella prima parte di stagione. La Lazio ha bisogno di lui e il Sergente ha bisogno, al più presto, di ritrovarsi. Sarri però lo aspetta senza troppe preoccupazioni: "Sta facendo partite serie anche se non è al 100%. Non ci rimane che aspettare il suo 100% che sarebbe tanta roba" ha dichiarato in conferenza. Ora però servono risposte diverse da parte del numero 21.
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