La Lazio, nella giornata di ieri è volata in Austria, destinazione Graz. Dalla Danimarca si è tornati con le ossa rotte, umiliati dalla manita rifilata da una squadra che tutt'ora rimane modesta. La vendetta sportiva è rimasta ben salda nella testa di Immobile e compagni già dal triplice fischio della partita contro il Midtjylland. Dallo scorso 15 settembre tempo ne è passato e finalmente oggi la Lazio avrà l'occasione per rialzare la testa e riprendere la corsa verso il primato del girone. Per molti sarà la prima volta a Graz, seconda città per estensione dopo Vienna. C'è tuttavia un giocatore che questa cittadina la conosce bene visto il suo passato vissuto proprio qui. Per Sergej Milinkovic-Savic si tratta di un ritorno a Graz.
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Lazio, Milinkovic e il ricordo di Graz. Per il serbo un tuffo nel passato
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Inevitabilmente la città di Graz riporterà tanti ricordi nella testa del Sergente biancoceleste. Per lui sarà un tuffo nel passato. Il papà Nikola infatti quando calcava i campi di calcio agendo da centrocampista come Sergej, dal 2001 al 2004 ha giocato nel Grazer Ak, società proprio di Graz. Allora Sergej aveva sei anni e iniziò a giocare nel Grazer Athletiksport-Klub. Ai microfoni di Kronen Zeitung, il più grande quotidiano austriaco, uno dei primi allenatori di Milinkovic Reinhard Holzschuster ha raccontato i primi passi calcistici del fuoriclasse serbo:
"Sergej era un bravo bambino. Era sempre il più giovane, ma sempre il più alto. Me lo ricordo un po' infantile e sognatore. Non era mai triste quando lo mettevo in panchina o lo sostituiva. Amava già il calcio"
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