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Lazio-Milan, Di Bello spettatore non pagante dell’espressione pura del Sarrismo

Di Bello
Il punto su tutti gli avvenimenti da moviola nel match tra i biancocelesti e i rossoneri. Analizzata la prova di Marco Di Bello di Brindisi

redazionecittaceleste

Primo Tempo

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Primo fischio di Di Bello per segnalare l'inizio della gara, il secondo per indicare il centro del campo al 5° minuto per sancire il vantaggio biancoceleste firmato Milinkovic. Proteste biancocelesti al 9° contro la decisione del fischietto di Brindisi per punire un intervento (corretto) di Milinkovic su Dest. Dal 10° in poi la gara comincia a spezzettarsi con Di Bello che fa capire subito di non voler perdere il controllo della gara fischiando con continuità. Giallo ingenuo per Bennacer al 25° che dopo aver smanacciato vistosamente su Zaccagni calcia via la palla: inevitabile il provvedimento di Di Bello. Più discutibile il giallo a Milinkovic che ferma Leao in ripartenza al 33°. Senza altro da segnalare, dopo due minuti di recupero, si chiude il primo tempo.

Secondo Tempo

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Subito tanti fischi alla ripresa del gioco con il Milan, sotto di due gol, forte in pressing su ogni pallone: ben 4 gli interventi di Di Bello nei primi 3 minuti. Incredibile all'8° con Di Bello che non applica il vantaggio fischiando un fallo alla Lazio ma stoppando Luis Alberto lanciato da solo davanti a Tatarusanu: ammonito Kjaer per il fallo fischiato. Al 20° altro episodio chiave: Felipe Anderson trova Pedro in area in ritardo Kalulu abbatte lo spagnolo.  Tanti fischi di Di Bello anche nel corso del secondo tempo ma la sua fortuna è quella di fare da spettatore non pagante all'espressione più pura del Sarrismo. Bravo nel finale a gestire il nervosismo di un Milan colpito da una Lazio straripante.