Il nome che nelle ultime ore si è fatto più insistente per sostituire il partente Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio, è quello di Sinisa Mihajlovic. l'ex numero undici biancoceleste conosce il campionato ed è reduce da alcune buone stagioni al Bologna. Nonostante abbia fallito l'appuntamento con la grande squadra, vedi i tempi rossoneri che non lo hanno propriamente consacrato come tecnico, il serbo ha saputo rialzare la testa facendo del capoluogo romagnolo la propria nicchia. Con il passare del tempo Mihajlovic è diventato un vero e proprio idolo tra i rossoblù. Complici anche le vicende extracalcistiche che lo hanno coinvolto negli ultimi tempi. Ora però la sua parentesi con i felsinei sembrerebbe prossima al capolinea. Per conoscere maggiori dettagli sul suo futuro bisognerà aspettare martedì primo giugno. Data nella quale il tecnico e la dirigenza si incontreranno per discutere di questioni personali.
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Lazio, Mihajlovic è atteso dal Bologna: martedì l’incontro con la società
Il primo giugno il Bologna e Mihajlovic si incontreranno. La Lazio continua a pensare al serbo per la panchina
Lo stipendio
Ieri l'amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, aveva già parlato di questo incontro ma non ha anticipato nulla sull'argomento di cui parleranno. Probabilmente il mister, forte dell'interesse proveniente da altri club, proverà a strappare alla dirigenza un aumento salariale. Attualmente Sinisa Mihajlovic percepisce qualcosa come 2 milioni di euro. l'anno La stessa somma che prendeva anche Simone Inzaghi in biancoceleste. Per farlo tornare nella Capitale, sponda biancoceleste, il presidente Claudio Lotito potrebbe offrirgli qualcosa come 2,2 milioni di euro. La stessa somma che avrebbe preso l'allenatore piacentino, più eventuali bonus legati al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
L'incognita
Fatto sta che Sinisa Mihajlovic, da contratto, è legato al Bologna per altri due anni. Questo potrebbe costringere la Lazio a dover sborsare anche una piccola somma di denaro per liberarlo. Dal proprio canto il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, consapevole anche di questo, preferirebbe che la squadra venisse affidata a Walter Mazzarri, svincolato e con maggiore attitudine al 3-5-2.
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